In Onda, Conte e la sparata contro Salvini: "Non consento a nessuno di scherzare"
"Se parliamo di memoria, di metterci o no la faccia, non consento a nessuno di scherzare. Io ho sempre messo la faccia perché per me la trasparenza coi cittadini è una premessa necessaria per fare politica": Giuseppe Conte, ospite di Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda su La7, lo ha detto dopo che Matteo Salvini lo ha accusato di non ricordare bene i fatti del 2019 per cui lui è finito sotto accusa. (Liberoquotidiano.it)
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È quanto propone in un’intervista il ministro di Giustizia, Carlo Nordio. Ma soprattutto il ministro vede la riforma costituzionale della separazione delle carriere (in stile anglosassone) tra magistratura inquirente e giudicante la riforma con “con più possibilità di arrivare in fondo e nei tempi più rapidi”, visto che sono già passati due anni di legislatura senza nessun voto sulle riforme: né la giustizia né il premierato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Giustizia e migranti, dopo Open Arms il governo accelera 23 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
«Rifarei tutto, ho difeso i confini dai clandestini», ha continuato a ripetere il leader della Lega in tre anni di processo a Palermo. È il giorno della sentenza nel processo Open Arms che si celebra nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. (La Repubblica)
Poi, rimbalzato da Meloni, Matteo si proietta nella funzione di improbabile king maker del direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, o in quella ancora più improbabile di sfidante in prima persona. Ma dopo l’assoluzione per il caso Open Arms, il ministro delle Infrastrutture, sembra aver perduto i freni inibitori che non erano il suo forte neanche prima, invero: così, prima lascia intendere che adesso è pronto a tornare a “occuparsi di sicurezza”, cioè a fare il ministro dell’Interno. (GLI STATI GENERALI)
«Grazie carissimo, come sai è una materia delicata, e non tutti sono d accordo. Comunque ci sto lavorando»: così il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto ieri all'appello rivoltogli dall'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. (il Giornale)
"Sono stati tre anni impegnativi, ma è il riconoscimento che una politica seria di contrasto all'immigrazione clandestina non solo è legittima ma è doverosa": il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, lo ha detto a margine di un incontro con i cittadini a largo Argentina a Roma, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla sentenza di assoluzione nel processo Open Arms. (Liberoquotidiano.it)