Ecco le nuove regole. Ecobonus al 50 per cento solo sulla prima casa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Cambiano i bonus casa, con alcune conferme, alcuni tagli e qualche addio. Il testo della manovra ridisegna il quadro delle agevolazioni fiscali, dal superbonus in giù, sollevando da subito le critiche dei proprietari riuniti nella Confedilizia. L’associazione guarda al futuro con l’applicazione della direttiva “case green“ e respinge sin da ora l’idea di qualsiasi obbligo di intervento a spese dei proprietari. (IL GIORNO)
La notizia riportata su altri giornali
La legge di Bilancio 2025 va verso l’introduzione di tre diverse soglie di spese massime ammesse in detrazione (comprensive di tutte le detrazioni maturate, anno per anno, a partire dal primo gennaio 2025) che saranno collegate ai livelli di reddito. (Il Sole 24 ORE)
Per avere diritto al bonus mobili è necessario che siano in corso degli interventi di ristrutturazione e di fruire della detrazione IRPEF ex art. Il bonus mobili è una detrazione IRPEF pari al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile che sia oggetto di lavori di ristrutturazione. (IVG.it)
La Manovra 2025 , approvata dal Consiglio dei ministri e ora in discussione alle Camere, porta con sé rilevanti conferme e aggiornamenti sui bonus per ristrutturazioni e mobili. In particolare, il bonus ristrutturazioni al 50% è stato prorogato mantenendo le condizioni attuali, con alcune modifiche che meritano attenzione per chi intende effettuare lavori sugli immobili. (Gazzetta del Sud)
Una manovra retroattiva, dunque, che salvo emendamenti diventerà legge dal 1° gennaio, un giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, insieme ad altri provvedimenti di modifica a contribuiti e agevolazioni fiscali. (Torino Cronaca)
Con il rischio, per chi effettuerà lavori di ristrutturazione dal prossimo anno, di incappare in un aumento di pressione fiscale a causa degli sconti meno vantaggiosi e del nuovo tetto per le spese detraibili. (Il Sole 24 ORE)
Se l’esperienza degli ultimi anni insegna qualcosa, si può scommettere che i casi particolari, le situazioni dubbie e le eccezioni saranno tantissimi: la casa in cui risiede un figlio è agevolata? La destinazione deve restare la stessa per tutto il periodo di recupero della detrazione? Sono incentivati i lavori su un alloggio appena acquistato in cui non si abita ancora? E se i coniugi risiedono in dimore diverse? In vista della manovra di Bilancio, le prime indicazioni del Governo sono quelle di conservare l’attuale livello di detrazione (50% fino a 96mila euro di spesa) solo per le abitazioni principali, lasciando alle altre il 36% (su una spesa massima di 48mila euro). (Il Sole 24 ORE)