IA, uno dei padri lascia Google: "Troppi rischi". Videocommento
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Il videocommento con Giacinto Fiore, co-fondatore dell'IA spiegata semplice, sulla scelta di Geoffrey Hinton, 75 anni, di lasciare Google “per poter parlare dei rischi dell’Intelligenza artificiale”. La notizia ha fatto il giro del mondo, perché Hilton è considerato il 'padrino' dell'Intelligenza artificiale. Da pioniere dell’intelligenza artificiale a critico dell’IA generativa. È la sintesi della storia di Geoffrey Hinton, 75 anni, che ha deciso di lasciare Google “per poter parlare dei rischi dell’Intelligenza artificiale”. (Key4biz.it)
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Anche perché il parere di uno studioso che da decenni si occupa delle reti neurali artificiali pesa, e pesa molto. Dal 2013 divide il suo tempo lavorando per l'università di Toronto e per Google, azienda da cui ha appena annunciato le dimissioni all'età di 75 anni non senza fare rumore. (Corriere della Sera)
Il primo è Geoffrey Hinton, che ha appena lasciato Google proprio per poter più liberamente mettere in guardia il mondo dai pericoli dello sviluppo incontrollato dell’intelligenza artificiale, mentre il secondo è Jurgen Schmidhuber, scienziato tedesco, oggi direttore della Science and Technology AI Iniative alla King Abdullah University in Arabia Saudita. (L'HuffPost)
"Poi ho sentito il vecchio che ha creato l'intelligenza artificiale dire: ‘Non è sicuro, perché le Ai hanno una mente e questi stronzi inizieranno a fare di testa loro’ – ha detto Snoop Dogg sul palco –. (WIRED Italia)
Tra i pro secondo Tbwa c'è il fatto che la tecnologia AI può catturare rapidamente la visione di un progetto riducendo così il gap tra la fase di ideazione e la fase di esecuzione, aiutando i team a coinvolgere il cliente fin dal primo giorno, abituandolo al fatto che creeranno qualcosa di nuovo o che ci saranno dei cambiamenti (Sky Tg24 )
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha menzionato l'Italia rispetto ad un possibile rinnovo del memorandum di adesione alla Nuova Via della Seta. Ma a che punto è il progetto? Lo abbiamo chiesto a Giulia Sciorati, ricercatrice all'Università di Trento, esperta di Cina, analista di ISPI. (Radio 24)