Milan, Igli Tare in pole per il ruolo di direttore sportivo

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Il Milan, dopo una stagione deludente, è alle prese con una scelta cruciale per il futuro della società. Nonostante la vittoria della Supercoppa Italiana, i rossoneri hanno visto naufragare le ambizioni in Champions League, eliminate dal Feyenoord, e faticano in campionato, dove occupano un inaspettato nono posto. Una situazione che ha spinto la proprietà, guidata da Gerry Cardinale, a cercare soluzioni immediate, a partire dalla scelta del nuovo direttore sportivo.

Igli Tare, ex dirigente della Lazio, è emerso come il favorito per ricoprire il ruolo. Dopo gli incontri avvenuti venerdì a Londra con Cardinale e Zlatan Ibrahimovic, Tare sembra avere la meglio sugli altri candidati, tra cui Giorgio Berta e Fabio Paratici. La scelta, che potrebbe essere confermata nelle prossime ore, rappresenterebbe un cambio di passo per il club, con l’obiettivo di rilanciare il progetto tecnico.

La figura di Tare, noto per il suo lavoro decennale alla Lazio, è stata sostenuta con forza da Ibrahimovic, che ne ha apprezzato le competenze e la visione. Se la sua nomina venisse ufficializzata, il Milan manterrebbe anche Geoffrey Moncada, attuale responsabile dell’area scouting, creando un tandem che potrebbe garantire continuità e innovazione.

Intanto, il club ha già mosso i primi passi per ricostruire il futuro, rinnovando il contratto di Tijjani Reijnders, una delle poche note positive di questa stagione. Tuttavia, la priorità rimane la scelta del nuovo ds, un ruolo chiave per ridisegnare la squadra e affrontare al meglio la prossima stagione.

La situazione, però, non è semplice. Il Milan, nonostante gli investimenti degli ultimi anni, ha dimostrato di avere lacune sia in campo che nella gestione dirigenziale. La scelta di Tare, se confermata, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era, ma la strada per tornare competitivi è ancora lunga.