Ira dei medici di famiglia: "Pronti allo sciopero". Schillaci: "Li ascolteremo"

«Non volevamo essere eroi in tempo di pandemia, non saremo vittime sacrificali ora». Dopo la sofferenza, esplode la rabbia. «La pazienza dei medici di medicina generale sta diminuendo, siamo in grande sofferenza». Il segretario del sindacato Silvestro Scotti, dal palco del Congresso Nazionale Fimmg riunito in Sardegna, a Villasimius, per l'82º congresso nazionale è determinato a farsi sentire. I medici di base lanciano il loro grido che in questi ultimi anni - accusano loro - è stato pressoché ignorato e sono pronti a «ogni prerogativa sindacale, dallo stato di agitazione allo sciopero generale». (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato la sua disponibilità a incontrare i medici per trovare soluzioni adeguate alle esigenze attuali. I medici di famiglia minacciano uno sciopero a causa del ritardo sul nuovo accordo collettivo nazionale e per la mancanza di risorse per l’assistenza territoriale. (Virgilio Notizie)

Il Consiglio nazionale Fimmg, maggiore sindacato dell'area, riunito a Villasimius per l’82simo congresso nazionale, ha dato mandato al suo segretario nazionale, Silvestro Scotti, per la dichiarazione dello stato di agitazione. (Adnkronos)

A sottolinearlo dal palco del Congresso Fimmg nella sua relazione il segretario generale Silvestro Scotti rilanciando la disponibilità “ad applicare le prerogative sindacali, dallo stato di agitazione, allo sciopero, facendo capire” ai pazienti “che è in gioco non un interesse di parte ma la salvaguardia un diritto collettivo costituzionale che dia un futuro”. (Doctor33 )

La Fimmg: "La scomparsa dei medici di famiglia sul territorio è una strage di Stato"

La nostra Federazione ha da tempo alzato l’attenzione sul rischio estinzione per questa categoria. Perché i dati sono impietosi: il calo è costante e si è passati da 43mila a 37mila unità. (insalutenews)

Scotti: La pazienza dei medici di famiglia sta finendo, siamo pronti allo stato di agitazione e allo sciopero I medici di famiglia sono stanchi e sono ormai da tempo "in forte sofferenza. Siamo pronti ad applicare le prerogative sindacali, dallo stato di agitazione allo sciopero, facendo capire ai nostri pazienti che è in gioco non un interesse di parte, ma la salvaguardia di un diritto collettivo costituzionale che dia un futuro: a noi, ai nostri pazienti, al nostro Ssn e ai giovani che hanno partecipato al concorso per diventare medici di famiglia". (- DottNet)

Getting your Trinity Audio player ready... Il duro intervento di Scotti al congresso della Federazione dei medici di medicina generale, a Cagliari (Dire)