La Siria di Asad perde il controllo di Aleppo e altre notizie interessanti
SIRIA I ribelli siriani guidati dal gruppo islamista armato Hay’at Tahrir al-Sham (Comitato di liberazione del Levante) hanno sferrato un’articolata offensiva su Aleppo, penetrando nella seconda città più grande della Siria (2 milioni di abitanti) per la prima volta dal 2016. L’Esercito regolare risposto ha risposto inviando rinforzi per rallentare l’avanzata e annunciato una temporanea ritirata strategica per riorganizzare le difese del regime di Bashar al-Asad (Limes)
Su altre fonti
Milano, 2 dic. - L'agenzia di stampa siriana Sana ha diffuso le immagini delle truppe siriane mobilitate nella periferia settentrionale di Hama. Il presidente Bashar al-Assad ha bollato un'offensiva guidata dagli islamisti che ha catturato fasce di territorio come un tentativo di ridisegnare la mappa della regione in linea con gli interessi degli Stati Uniti. (Il Sole 24 ORE)
Roma, 2 dic. “La situazione nel nord-ovest della Siria è preoccupante e stiamo seguendo da vicino questa situazione di instabilità”, ha dichiarato il portavoce. (Agenzia askanews)
In questi giorni sentiamo di nuovo parlare della Siria e dei “ribelli siriani”, ma dietro questo termine generico c’è un nome che torna a emergere: Hayat Tahrir al-Sham (HTS). Un gruppo jihadista che potrebbe sembrare un altro attore in una guerra senza fine, ma che in realtà è molto di più. (Nicola Porro)
Dopo aver conquistato Aleppo, il suo aeroporto e decine di cittadine vicine, i combattenti guidati dal gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts) sono entrati ad Hama. Qui le truppe siriane hanno rivendicato qualche successo: «Le unità delle nostre forze armate hanno rafforzato le linee difensive con ogni tipo di materiale e personale militare durante la notte, hanno affrontato le organizzazioni armate e hanno impedito qualsiasi avanzata». (Italia Oggi)
''Totale sgomento'', perché ''non c'era alcuna avvisaglia'' di un possibile attacco ad Aleppo e perché ''non c'è stata alcuna resistenza'' da parte delle forze governative. E ''terrore'', perché ''negli occhi dei siriani sfollati e in fuga verso Damasco e Latakia si vede la grande paura di essere ritornati indietro di 12 anni, alla guerra di Aleppo''. (Adnkronos)
“Ad Aleppo abbiamo come Avsi 11 membri dello staff, tutti siriani. In un primo momento avevamo offerto l’ufficio come rifugio, ma man mano che i ribelli hanno preso la città ognuno ha preferito rientrare a casa, dove ormai sono rinchiusi perché è stato imposto il coprifuoco”. (LAPRESSE)