Istat, l'inflazione scende allo 0,7% a settembre: primo calo (-0,2%) mensile dei prezzi nel 2024

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Corriere della Sera ECONOMIA

Il calo dell’indice dei prezzi registrato a settembre (-0,2% per l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi) è il primo segno meno registrato dall’Istat nell'anno 2024. Nel 2023 un calo congiunturale dell'indice dei prezzi era stato registrato a ottobre (-0,2%) e novembre (-0,5%). È quanto emerge dalle tabelle diffuse dall'Istat nella nota sull’inflazione di settembre. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

ROMA (ITALPRESS) – Rallenta ancora l’inflazione a settembre. Il rallentamento del tasso d’inflazione si deve principalmente ai prezzi dei Beni energetici, sia regolamentati che non, e in misura minore alla frenata dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e di quelli relativi ai trasporti. (OglioPoNews)

ROMA (ITALPRESS) – Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di settembre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente. (Italpress)

Secondo le stime preliminari, nel mese di settembre 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente. (Sky Tg24 )

Nell’infografica di GEA, l'indice dei prezzi al consumo per divisione di spesa in Italia. Come detto, secondo le stime preliminari dell'Istat, a settembre aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente. (Torino Cronaca)

Le stime preliminari dell’Istat per il mese appena terminato evidenziano invece una discesa dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi: -0,2% su base mensile, mentre l’aumento su base annua è dello 0,7% (contro l’1,1% del mese precedente). (LA NOTIZIA)

Federico Ravenna, professore ordinario in Economia al Dipartimento ESOMAS dell’Università di Torino e chair in Economis presso la Fondazione Collegio Carlo Alberto, analizza l’andamento del potere d’acquisto e la pressione fiscale soprattutto sulle fasce medie della popolazione. (La Stampa)