L’ordine di Trump agli europei: basta politiche inclusive in aziende partner

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Non solo dazi. Nella guerra commerciale dichiarata da Donald Trump all’Europa, ora rientrano anche le politiche anti-Dei, cioè contro i programmi per l’inclusione, l’equità e la diversità che il presidente Usa intende smantellare. Ed è quasi crisi diplomatica tra Washington e Parigi. Ieri la stampa francese ha reso noto che diversi grandi gruppi francesi hanno … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Dopo averle eliminate dal governo federale, ha spinto le aziende statunitensi ed europee a fare lo stesso. Trump ha dichiarato guerra alle politiche di diversità, equità e inclusione. (Sky TG24)

L’amministrazione del Presidente USA avrebbe mandato anche ad alcune aziende partner italiane lettere di sollecito per adeguarsi all’ordine esecutivo americano da lui voluto, che vieta i programmi relativi alla diversità, all’equità e all’inclusione (Città di Torino)

L'assalto di Trump ai criteri Dei nelle aziende e università non fa che ratificare un movimento dal basso contro gli eccessi e le forzature woke iniziato da tempo. Serve davvero forzare la mano? (Tempi.it)

In Usa la fuga da "diversity, equity, inclusion" continua. Serve forzare la mano?

Riportano il Financial Times e Les Echos - è stata inviata dall'ambasciata americana in Francia e da quelle in altri paesi europei alle maggiori imprese europee, facendo notare che l'ordine esecutivo di Trump contro le politiche Dei (diversity, equity, inclusion) vale per tutte le imprese fuori dagli Stati Uniti che forniscono prodotti e servizi al governo americano. (Corriere del Ticino)

L’amministrazione Trump ha chiesto alle grandi aziende europee di conformarsi all’ordine esecutivo che vieta i programmi dedicati alla diversità, all’equità e all’inclusione. (Il Fatto Quotidiano)

Più in generale "la nostra Unione è ovviamente un'Unione di uguaglianza, abbiamo una legislazione sia a livello Ue che negli Stati membri che promuove diversità, uguaglianza e inclusione e sosteniamo le organizzazioni nel promuovere e sviluppare luoghi di lavoro più diversificati e inclusivi perché crediamo che ciò attragga talenti, migliori la creatività e l'innovazione". (Il Messaggero)