Nihon Hidankyo e gli Hibakusha, cos'è l'organizzazione che ha vinto il premio Nobel per la Pace 2024

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Hibakusha. In giapponese, i sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki sono conosciuti così. È a tutti loro, insieme all'associazione Nihon Hidankyo, che va il premio Nobel per la Pace 2024. Un riconoscimento a lungo atteso, giunto proprio mentre il mondo assiste in più luoghi all'orrore della guerra e torna a temere per una nuova catastrofe atomica. «Mi chiedo se Putin abbia mai g… (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

E’ l’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo ad aggiudicarsi il premio Nobel per la pace. Si tratta dell’associazione, nata nel 1956, dei sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, nota anche come Hibakusha (LAPRESSE)

La ong giapponese ha ricevuto il Nobel per la pace "per i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere usate", è spiegato nella motivazione dell'assegnazione del premio. (Tiscali Notizie)

Il presidente del comitato, Jurgen Watne Frydnes, ha descritto Nihon Hidankyo come «un movimento popolare di sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, noto anche come Hibakusha» e ha affermato che ha ricevuto il premio per la pace «per i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate», ha affermato. (L'Unione Sarda.it)

America-Cina di Venerdì 11 ottobre 2024

E, per la prima volta dalla fine della Guerra Fredda, si è tornati a parlare di pericolo nucleare. Se ne parla per i ripetuti attacchi russi alla centrale di Zaporizhzhia, per le minacce di Medvedev di utilizzare questo tipo di armi in risposta al supporto dato dalla Nato all’Ucraina, e se ne parla per le minacce di Israele di attaccare i depositi dell’Iran. (Rivista Studio)

L'annuncio del Comitato norvegese (LAPRESSE)

Lo leggiamo spesso: il mondo rischia di precipitare in un nuovo conflitto su larga scala. Dall’Ucraina al Medio Oriente, i teatri di guerra coinvolgono, almeno diplomaticamente, tutti i maggiori Paesi del pianeta. (Corriere della Sera)