Migranti, Meloni sui centri in Albania: «Strada nuova e coraggiosa con spirito europeo»

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Sono stati aperti i due centri per la gestione dei migranti in Albania. "L’Italia ha dato il buon esempio con la sottoscrizione del Protocollo Italia-Albania, per processare in territorio albanese, ma sotto giurisdizione italiana ed europea, le richieste di asilo. Le due strutture previste dal Protocollo, il centro di Shengjin e il centro di Gjader, sono ora pronte e operative", ha detto Giorgia Meloni in Senato nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni conferma il suo viaggio in Libano. "E' già previsto che io" ci "vada", dice nel corso del suo intervento in replica al Senato in vista del Consiglio Europeo, "e il ministro degli Esteri Antonio Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima. (Adnkronos)

È approdata nella mattina di mercoledì 15 ottobre nel porto albanese di Shengjin la nave Libra della Marina militare italiana, con a bordo il primo gruppo di migranti destinati ai centri di accoglienza in Albania, secondo quanto previsto dall'accordo firmato tra Roma e Tirana nel novembre 2023. (WIRED Italia)

Se non verrà accolta verranno rimpatriati nei paesi di origine. Avranno tempo quattro settimane per presentare i documenti necessari alla domanda di asilo. (Famiglia Cristiana)

I centri per migranti in Albania sono un inutile (e dannoso) spreco di soldi

Tutto il sistema dei centri per migranti in Albania, appena aperti, rischia di fallire a pochi giorni dalla partenza. (Fanpage.it)

Servizio di David Murgia A Tirana, in Albania, c’è attesa per l’arrivo dei primi 16 migranti: il centro italiano allestito su territorio albanese è pronto ad accoglierli. Intanto a Lampedusa continuano gli sbarchi. (TV2000)

Seguendo le stime di Orazio Schillaci, ministro della Salute del governo Meloni, per assumere 5 mila medici e 10 mila infermieri, che potrebbero contribuire a sfoltire di molto quelle liste di attesa che rendono una vera e propria Odissea accedere alle cure per chi non può permettersi le cliniche private, servirebbero circa 800 milioni di euro. (Today.it)