Allarme sui conti del Vaticano. Il Papa: ora la spending review

CITTÀ DEL VATICANO. Il Papa scrive una lettera ai cardinali di Santa Romana Chiesa per lanciare un allarme sui conti d’Oltretevere. E invocare una spending review. Francesco chiede «uno sforzo ulteriore da parte di tutti affinché un “deficit zero” non sia solo un obiettivo teorico, ma una meta effettivamente realizzabile». Nonostante le difficoltà «e, a volte, quella tentazione di immobilismo e rigidità di fronte al cambiamento, tanti sono stati i risultati conseguiti in questi anni» di riforme. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Il Papa scrive ai essenzialità, evitando il superfluo e selezionando bene le (Tuttosport)

Lo sforzo richiesto da Bergoglio in una lettera inviata al Collegio Cardinalizio (LAPRESSE)

«Il servizio deve essere realizzato con spirito di essenzialità, evitando il superfluo e selezionando bene le nostre priorità, favorendo la collaborazione reciproca e le sinergie. Il Pontefice chiede che «ciascuna Istituzione si adoperi per reperire risorse esterne per la propria missione» e per questo indica una strada diversa sul versante della riduzione dei costi. (Open)

Vaticano, obiettivo deficit zero (di M. A. Calabrò)

Prima in un discorso tenuto in un incontro con i Movimenti popolari in Vaticano, poi con una lettera al Collegio cardinalizio, il Papa ha indicato la via da seguire, non solo spirituale, ma anche economica. (Virgilio Notizie)

Con un’iniziativa più unica che rara papa Francesco ha scritto una lettera all’intero collegio cardinalizio per chiedere, sulla scia della riforma delle finanze vaticane avviata dopo il Conclave del 2013 e portata avanti nonostante qualche “tentazione di immobilismo e rigidità”, uno “sforzo ulteriore” per l’azzeramento del deficit, la “riduzione dei costi”, una “gestione trasparente” capace anche… (la Repubblica)

Lo aveva annunciato a dicembre (a pochi giorni dalla conclusione del “processo del secolo” in cui sono stati condannati in primo grado nove imputati, compreso un cardinale, Angelo Becciu) che le riforme economiche erano “solo all’inizio”. (L'HuffPost)