La crisi della Germania (primo cliente dell’Italia) secondo Federico Visentin, Federmeccanica
«La crisi industriale tedesca? È dovuta principalmente a quella del settore automotive, innescata dalle regole troppo stringenti e poco realistiche della transizione all’elettrico. Il problema è che la débâcle della manifattura tedesca sta contagiando e trascinando in basso il manufacturing del Vecchio Continente. Occorre un segnale forte e immediato di revisione delle norme europee sull’auto green». (Industria Italiana)
Se ne è parlato anche su altre testate
Secondo Merkur, un recente sondaggio del barometro politico della ZDF, lo 0% (zero%) degli intervistati è favorevole al proseguimento della coalizione tra SPD , FDP e Verdi nel governo federale. La caduta è talmente secca che fa venir qualche dubbio sulla correttezza statistica. (Scenari Economici)
Questa mossa, sebbene difficile da accettare per molti, è stata definita come una “decisione necessaria”, maturata a seguito di una serie di eventi che hanno reso impossibile continuare la produzione del modello. (0-100)
Ma non te l’aspetti da un sistema i cui leader predicano ogni giorno sforzi e sacrifici per la “competitività”, cioè l’opposto della rendita. I balneari in Italia o i tassisti di Roma investono poco. (Corriere della Sera)
Male l'Italia, peggio la Germania, il mercato automobilistico europeo dei riferimento. Non a caso lo scorso mese la quota privati è scesa “solo” del 18% (quasi il 35% dei volumi), con una flessione che è di poco inferiore alla metà rispetto a quella delle aziendali (-32%). (Il Messaggero - Motori)
Per ora, come si dice in gergo, è solo un 'sentiment', ma i dati ufficiali, ne è certo il presidente provinciale di Casartigiani Treviso, Piergiovanni Maschietto, titolare di un'azienda... (Virgilio)
La crisi dell’auto tedesca è contemporaneamente la causa e l’effetto del momento di estrema debolezza che sta affrontando Berlino nel mantenere obiettivi economici ragionevoli. Molti oggi la considerano inevitabile, nessuno si azzarda però a definirla imprevedibile. (La Gazzetta dello Sport)