Morta Nadia Cassini, l'icona della commedia sexy italiana
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Nadia Cassini, nome d’arte di Gianna Lou Müller, è scomparsa all’età di 76 anni, lasciando un vuoto nel mondo del cinema italiano. La notizia della sua morte, avvenuta martedì 18 marzo dopo una lunga malattia, è stata confermata dalle fonti vicine alla famiglia e ripresa dal quotidiano “Il Tempo”. La figlia, Kassandra Voyagis, ha voluto ricordarla con un post su Instagram, accompagnato da una foto che le ritrae insieme durante una cena estiva, definendola l’ultima immagine che le unisce. “Riposa in pace, mamma. Il dolore e la tristezza sono insopportabili. Sono qui con te per il tuo ultimo viaggio”, ha scritto, lasciando trasparire tutta la sofferenza per una perdita che, come spesso accade, arriva in modo inatteso nonostante il tempo trascorso a combattere contro la malattia.
Nata il 2 gennaio 1949 a Woodstock, nello stato di New York, durante una tournée dei genitori, entrambi artisti di vaudeville, Nadia Cassini aveva radici culturali che spaziavano dall’Europa all’America. Suo padre, Harrison Müller, era statunitense di origini tedesche, mentre la madre, Patricia Noto, aveva ascendenze italiane. Il suo nome d’arte arrivò dopo il matrimonio con il giornalista Igor Cassini Loiewski, sposato nel 1969 quando lei aveva appena vent’anni e lui, al quarto matrimonio, ne contava 54. Un’unione che, seppur breve, le regalò un cognome destinato a diventare celebre nel panorama cinematografico italiano.
La carriera di Nadia Cassini è stata un simbolo della commedia sexy degli anni ’70, un genere che ha segnato un’epoca e che ha visto in lei una delle protagoniste indiscusse. Con il suo fascino e una presenza scenica che non passava inosservata, ha interpretato ruoli memorabili in pellicole come “L’insegnante balla… con tutta la classe” e “La dottoressa ci sta col colonnello”, film che hanno contribuito a definirla come un’icona del cinema popolare italiano. La sua capacità di muoversi tra comicità e sensualità l’ha resa una figura amata dal pubblico, capace di lasciare un segno indelebile nella storia del cinema nazionale.
La sua scomparsa, avvenuta a Reggio Calabria, ha gettato nel lutto non solo i familiari ma anche il mondo dello spettacolo, che oggi la ricorda come una delle interpreti più rappresentative di un’epoca. La malattia che l’ha portata via, sebbene non sia stata specificata nei dettagli, è stata affrontata con la stessa dignità e riserbo che hanno caratterizzato la sua vita privata, sempre lontana dai riflettori quando non era sul set.