A Pompei emerge un grande affresco che racconta i misteri di Dioniso
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A Pompei emerge un grande affresco che racconta i misteri di Dioniso 26 febbraio 2025 Pompei (Na), 26 feb. - A più di 100 anni dalla scoperta della Villa dei Misteri, a Pompei, nella Regio IX è emerso un grande affresco in una sala per banchetti, una "megalografia" (dal greco "dipinto grande" - ciclo di pitture a grandi figure), che parla dei rituali di Dioniso attribuibile al II Stile della pittura pompeiana, che risale al I sec. (Il Sole 24 ORE)
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L'affresco rinvenuto decora la grande sala su tutti e tre lati che non si affacciano sul giardino e rappresenta a dimensioni praticamente reali il corteo di Dioniso, con le baccanti, danzatrici e cacciatrici e con i giovani satiri ritratti con le orecchie appuntite. (Sky Tg24 )
In una grande sala per banchetti, scavata in queste settimane nell’area centrale di Pompei, nell’insula 10 della Regio IX, è emerso un fregio a dimensioni quasi reali, ovvero una “megalografia”, che gira intorno a tre lati dell’ambiente; il quarto era aperto sul giardino. (ilmessaggero.it)
Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, dopo la scoperta di un ciclo di affreschi sul culto di Dioniso nella villa dei Misteri di Pompei. Comunque gli investimenti per Pompei ci sono sempre stati, ci sono e come vedete i risultati dimostrano che sono soldi molto ben impegnati, e continueranno a esserci”. (LAPRESSE)
Tra le ultime incredibili novità c'è una sala affrescata, una rarissima "megalografia" (dal greco "dipinto grande" - ciclo di pitture a grandi figure) del I secolo a. Pompei, infatti, ha ancora molti segreti da svelare, soprattutto se consideriamo che la parte della città non ancora stata rinvenuta è compresa tra il 15% e il 25%. (SiViaggia)
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Mic (Il Sole 24 ORE)
Mic Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev “La bellezza e la sapienza ancora una volta vincono su tutto e la luce della civiltà, che noi qui vediamo anche se il cielo oggi è un po' coperto, ma la sentiamo, la avvertiamo, emana da questi affreschi, da questi ambienti straordinari, e può illuminare ancora le nostre vite e le nostre coscienze”. (ilmessaggero.it)