La minaccia di Teheran da valutare con cautela
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Solo una parte dei missili iraniani erano balistici, e comunque anche questi impiegano dodici minuti a volare dall’Iran a Israele, un’eternità per i poderosi sistemi di difesa antiaerea dello Stato ebraico. In più, l’attacco era stato largamente annunciato. Fonti di non disprezzabile credibilità sostengono che siano stati gli stessi iraniani ad avvertire per via diplomatica. E qualcosa dev’essere comunque successo se il New York Times ha potuto lanciare l’allarme ben dodici ore prima che gli ordigni iraniani prendessero il volo. (L'Eco di Bergamo)
Su altri media
Ore 6.18 - Teheran: "Se Israele attacca ridurremo Tel Aviv in cenere" L'Iran ha attaccato Israele con centinaia di missili balistici. È questa la ritorsione, secondo il regime di Teheran, per l'uccisione da parte dell'Idf di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah in Libano, e di Ismayl Haniyeh, al vertice di Hamas, ammazzato a Teheran. (Liberoquotidiano.it)
Alle operazioni militari si accompagnano le dichiarazioni che delineano scenari futuri, tra avvertimenti incrociati e minacce esplicite. (Adnkronos)
WASHINGTON. Quando la prima ondata di lanci – poco meno di 200 – finisce, è tempo non solo di valutare i danni … (La Stampa)
“Già alle 17 avevamo ricevuto l’ordine di non aprire le scuole domani - dice ai media vaticani padre Ibrahim Faltas vicario della Custodia di Terra Santa - poi intorno alle 19 con tutti i frati di Gerusalemme ci trovavamo nella chiesa di San Salvatore per i vespri nel triduo per la festa di san Francesco quando hanno cominciato a suonare le sirene e abbiamo sentito forti esplosioni. (Vatican News - Italiano)
La tensione è altissima, in Medio Oriente, ma a Roma la diplomazia si muove e Palazzo Chigi, alla luce dell'aggravarsi della crisi, convoca per il pomeriggio un vertice telematico con i leader del G7 per discutere dei possibili sviluppi futuri. (Secolo d'Italia)
Dopo l'escalation in Libano e l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele, la presidente del Consiglio Meloni ha convocato una riunione telefonica dei leader del G7: "Un conflitto su scala regionale non è nell'interesse di nessuno e che una soluzione diplomatica risulta ancora possibile". (Fanpage.it)