RIARMO DELL’EUROPA E ISTITUZIONI

Dopo la mancata entrata in vigore della Comunità europea di Difesa, negli anni Cinquanta del secolo scorso, il ripiegamento del processo d’integrazione sulla economia, a partire dai Trattati di Roma del 1957, fino all’unione monetaria e all’Euro, il ritorno in forza alla geopolitica sul piano globale, con lo scivolamento in secondo piano delle organizzazioni internazionali, soprattutto universali, l’Onu e altre, l’Europa appare condannata all’irrilevanza. (L'Opinione)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Mentre siamo appesi alla telefonata Trump-Putin sull’Ucraina, allo stallo dei negoziati sulla tregua a Gaza e alla guerra del Mar Rosso contro gli Houthi yemeniti, i guerrafondai europei esaminavano ieri la proposta della estone Kallas, rappresentante della politica estera, di altri 40 miliardi di aiuti militari e civili a Kiev da aggiungere agli 800 del piano di riarmo della Von der Leyen. (il manifesto)
Il presidente dell’Ucraina Zelensky inizia a rendersi conto di aver perso una guerra determinata lanciando il sasso, mettendosi il cerotto e imbarcando tali quantità di denaro, generosamente offerte dall’Unione Europea e non solo, da dissestare la già flebile economia della stessa Unione Europea, che probabilmente, guidata com’è da caparbietà e sfrenate grandeurs, può trovare solo nel rinnovato urlo di guerra una ragion d’essere alla propria finzione politica. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
L’Europa unita è stata fondata sull’assioma della pace. L’Europa riarmata corre invece forti pericoli di implosione che, a loro volta, potrebbero innescare guerre intra-europee high-tech. Il vortice del riarmo richiede un continuo rinnovo degli arsenali e, se prudono le mani, qualcuno prima o poi schiaccia il grilletto. (Il Fatto Quotidiano)
Un'opinione nell'ambito del dibattito in corso, sulle ragioni che fondano il piano di riarmo europeo a partire dal contrasto con la Russia di Putin. Una revisione critica a partire dalla storia degli ultimi anni nella narrazione prevalente in Occidente Annunciando il piano da 800 miliardi di euro ReArm Europe, il 4 marzo 2025, la presidente della Commissione Eu Ursula von der Leyen ha affermato: «Non ho bisogno di descrivere la grave natura delle minacce che pesano su di noi». (Città Nuova)
Bentrovati. (Corriere della Sera)
L’Inter e l’Arabia Saudita si sono scelte per condurre un partenariato funzionale a garantire benefici reciproci alle parti. Un nuovo evento dimostra la sinergia tra il club nerazzurro e la nazione mediorientale. (Inter-News)