Appalti e corruzione, l'assessore Boraso in carcere: 20 misure cautelari a Venezia, coinvolti amministratori, funzionari e imprenditori

Bufera nel Comune di Venezia. Appalti e corruzione, sono 18 le persone coinvolte a vario titolo. Nella indagine della Guardia di Finanza è finito nel mirino anche l'assessore del Comune di Venezia Renato Boraso che ora si trova in custodia cautelare in carcere. L'abitazione di Boraso è stata inoltre sottoposta a perquisizione. Tra gli indagati anche Giovanni Seno direttore generale di Actv e Luis Lotti manager italiano di Ching Chiat Kwong. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altre testate

L'assessore Boraso ha deleghe a Mobilità, Infrastrutture stradali, Viabilità, Piano del traffico, Rapporti con le Municipalità, Rapporti con il mondo dell'agricoltura. Nella indagine della Guardia di Finanza è coinvolto anche l'assessore del Comune di Venezia Renato Boraso che ora si trova in custodia cautelare in carcere. (ilmessaggero.it)

Cinquantatré anni, di Favaro Veneto, è al centro di un'inchiesta della procura che parrebbe legata alla sua attività di consulenza finanziaria. Una nota della guardia di finanza, che opera sul campo, fa riferimento a «ipotesi di reati perpetrati ai danni della pubblica amministrazione». (Corriere della Sera)

Coinvolti anche altri funzionari comunali e imprenditori, con 18 persone indagate in totale (Milano Finanza)

Venezia, indagine sui terreni del sindaco Brugnaro: cos'è l'area dei Pili e che ruolo ha nell'inchiesta

La vicenda che coinvolge Brugnaro riguarda le trattative di vendita all'imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell'area dei 'Pili' che si affaccia sulla laguna di Venezia. Una nuova inchiesta su appalti e tangenti scuote un'amministrazione pubblica: il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è indagato nell'indagine che ha portato all'arresto, tra gli altri, dell'assessore comunale alla Mobilità Boraso. (ilmessaggero.it)

Diverse le posizioni dei personaggi coinvolti. Brugnaro, ad esempio, per stessa ammissione del procuratore Bruno Cherchi, ha ricevuto l’avviso di garanzia «a sua tutela». (il manifesto)

Il fascicolo nasce da un esposto depositato in procura da Vanin il 19 ottobre 2021 con 3.200 documenti allegati ed è seguito dai pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini, che lo hanno sentito più volte, direttamente o tramite le Fiamme gialle. (Corriere della Sera)