Video | “Sull’Ucraina l’Ue ha le idee chiare, l’Italia no”: parla il direttore dell’Eurocamera

Video | “Sull’Ucraina l’Ue ha le idee chiare, l’Italia no”: parla il direttore dell’Eurocamera Carlo Corazza rappresentante del Parlamento di Strasburgo in Italia, con il suo intervento apre il Corso europeo per giovani giornalisti, content creator e operatori dell'informazione, al via oggi nella sede romana dell'agenzia Dire Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “La votazione del Parlamento europeo dei giorni scorsi è stata a mio avviso la più importante degli ultimi anni: non solo sostiene l’invio di armi all’Ucraina, ma riconosce il diritto all’autodifesa di Kiev dando il via libera all’uso di armi Nato in Russia (Dire)

Su altre testate

«Essere di sinistra vuol dire stare dalla parte degli oppressi, siano essi in Palestina, in Kurdistan o in Ucraina: per questo l’Ue deve continuare a fornire armi a Kiev e consentirle di attaccare sul territorio russo». (La Stampa)

Carola Rackete, eletta al Parlamento Europeo con Die Linke, parla oggi in un’intervista a La Stampa del suo voto sul sostegno militare a Kiev. Per questo l’Ue deve dare armi all’Ucraina. (Open)

Un messaggio ai pacifisti e una spiegazione sul perché al Parlamento europeo ha votato a favore degli aiuti all'Ucraina. (EuropaToday)

Guerra in Ucraina: a Giù la maschera (Radio RAI) l’intervista al direttore di AD (Analisi Difesa)

Leggo sul Fatto Quotidiano, che in tema di guerra è probabilmente il meno allineato tra i quotidiani italiani, che il governo della destra bluette neoliberale filobancaria e ultraatlantista di Giorgia Meloni dovrà ora reperire ben 5 miliardi di euro per sostenere l’Ucraina di Kiev e del guitto Zelensky, attore nato con la N maiuscola, prodotto in vitro di Washington, se non di Hollywood, l’attore più pagato di sempre. (Radio Radio)

Dopo aver lodato a sorpresa Giorgia Meloni per la sua politica estera, Carola Rackete scende in campo sulla questione Ucraina anche stavolta con un approccio da destra e critico nei confronti dei "compagni" di sinistra. (Secolo d'Italia)