"Le navi russe lasciano il porto di Tartus": alta tensione in mare, che cosa sta succedendo

Evacuare le sedi militari in Siria, dopo la caduta di Assad e la vittoria dei ribelli: questo l'obiettivo della Russia, che al momento sarebbe impegnata proprio in questi preparativi. La flotta navale russa, infatti, ha già lasciato il porto siriano di Tartus, come reso noto dalla tv Al Jazeera, che cita anche il quotidiano tedesco Der Spiegel e un memorandum del ministero della Difesa tedesco. "È molto interessante notare che le navi russe stanno ora navigando intorno al Mediterraneo - ha dichiarato un alto funzionario Ue, parlando della gestione delle basi navali russe nel nuovo corso in Siria -. (Liberoquotidiano.it)

Su altre testate

La Libia, dove la Russia ha già delle basi, sarebbe un’opzione plausibile, ma come sottolinea il ricercatore esperto di Russia John Lechner, quelle basi sono state prestate dal «signore della guerra» Haftar, che con il suo esercito controlla solo una parte del Paese africano. (Corriere del Ticino)

Presso la base aerea russa di Khmeimim, a Latakia, sulla costa mediterranea della Siria nord-occidentale, erano presenti due aerei da trasporto militare pesante AN-124, entrambi con il muso sollevato, a indicare che erano pronti a imbarcare il carico. (La Stampa)

Con la leader, Matteo Mauri responsabile della Sicurezza del Pd. La segretaria del Pd è diretta in Albania per verificare le condizioni dei centri per migranti costruiti dal governo italiano. (Tuttosport)

Siria, immagini satellitari: la Russia si sta ritirando dalle sue basi aeree e navali nel Paese

PUBBLICITÀ Il rapido crollo del regime siriano è stato una grande sorpresa anche per gli esperti che seguono l'argomento. (Euronews Italiano)

Poi l’attualità ha imposto la sua legge. L’ex generale dell’Fsb Evgenij Savostyanov è considerato uno degli analisti più raffinati sullo stato del suo Paese. (Corriere della Sera)

Secondo la Cnn, che ha lanciato la notizia, le immagini raccolte da Maxar venerdì mattina non mentono: Mosca sta preparando gli aerei per evacuare il suo personale militare e civile dalle sue basi militari nel Paese medio orientale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)