Il crash di Crowdstrike e l'importanza della protezione cyber sulla catena di approvvigionamento (di F. Fiorini)

Nel mondo attuale, intrinsecamente intrecciato con la tecnologia, la protezione informatica gioca un ruolo di vitale importanza. Tuttavia, quando si discute di sicurezza cyber, spesso si tende a concentrarsi principalmente sulle difese interne delle aziende, trascurando i rischi associati ai fornitori e ai partner commerciali. Un recente malfunzionamento che ha coinvolto Crowdstrike, un leader riconosciuto nella sicurezza informatica, ha evidenziato quanto sia fondamentale estendere le misure di protezione anche alla catena di approvvigionamento. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Inoltre, scrive il Guardian, la stessa società americana sarebbe vicina all'implementazione di una soluzione automatica per ripristinare sistemi online. Una sorta di blackout che – secondo le stime – ha colpito 8,5 milioni di device. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nella storia, le volte in cui un singolo programma è riuscito nell'impresa di mandare in tilt i sistemi informatici di tutto il mondo come ha fatto Falcon di Crowdstrike si contano sulla dita di una mano. (WIRED Italia)

Una falla del sistema informatico di Microsoft ha messo in ginocchio milioni di utenti nel mondo, incluse banche e aeroporti. I dispositivi interessati al malfunzionamento sono stati 8,5 milioni. Il danno ha interessato l’Europa e gli Stati Uniti, ma Russia e Cina ne sono uscite indenni. (Radio Radio)

Bloccati in Inghilterra dal bug, l'odissea degli studenti

Un’esperienza immersiva unica per celebrare la vita e la pace che tanto professava il Poverello d’Assisi. Un inno universale di lode dedicato a San Francesco per la creazione, che prende vita attraverso un’esperienza con immagini straordinarie innovative e musica coinvolgente, il tutto arricchito dalla voce di Frate Alessandro Brustenghi. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Un portavoce della Commissione europea ha risposto martedì alle accuse del gigante tecnologico Microsoft di essere responsabile del peggior guasto informatico del mondo avvenuto il 19 luglio. La fonte ha negato a Euronews l'incriminazione dichiarando che l'azienda statunitense non ha mai espresso alla Commissione alcuna preoccupazione in merito alla sicurezza, né prima né dopo l'accaduto. (Euronews Italiano)

Bloccati in Inghilterra dal crash informatico. C’è anche un gruppo di giovani polesani tra coloro che hanno dovuto fare i conti con i disagi provocati dal “bug” che, dallo scorso venerdì, ha letteralmente paralizzato gli aeroporti di tutto il mondo, causando la cancellazione di migliaia di voli, oltre a ritardi e posticipi. (La Voce di Rovigo)