Arriva l’intelligenza artificiale generale. Ma sarà capace di “pensare”?

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Il progetto “Bloodline Shrine” (2018) di Meredith Monk, curato da Caterina Molteni, presentato al Pio Istituto delle Sordomute di Bologna - Bologna Art City Prima di parlare di intelligenza artificiale generale e di singolarità dobbiamo tornare al 1950, quando Alan Turing si chiese se «le macchine possono pensare». Quella domanda rappresentò uno spartiacque concettuale che separò le ricerche svolte fino ad allora per capire il funzionamento del cervello umano, per costruire una macchina in grado di decrittare i messaggi scambiati dall’esercito nazista, per progettare e realizzare la bomba atomica che distrusse due città giapponesi, da quelle successive finalizzate a costruire macchine pensanti. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri media

Nel fitto labirinto della ricerca scientifica, una domanda persiste nel sollevare dubbi e alimentare fervide discussioni: potrà mai l’intelligenza artificiale pensare come un essere umano? Questo interrogativo, nato nel lontano 1950 grazie al genio di Alan Turing, ha scatenato una vera e propria rivoluzione intellettuale, spingendo gli studiosi verso l’ambizioso obiettivo di creare un’entità artificiale in grado di emulare il pensiero umano. (MeteoWeb)

L'intelligenza artificiale ha conquistato il business diventando il pilastro dell'innovazione moderna: ricercatori e investitori di tutto il mondo guardano con attenzione a questa tecnologia come mezzo preferito per guidare il progresso e aprire a nuove opportunità di guadagno. (Tom's Hardware Italia)

I dipendenti stanno già integrando queste nuove tecnologie nel lavoro quotidiano, quindi le soluzioni di sicurezza non possono limitarsi a bloccarle, ma nemmeno lasciarle proliferare incontrollate. (Punto Informatico)

Nel 2024 la GenAi verrà integrata nel manifatturiero andando a potenziare l’arsenale delle tecnologie che in tutti questi anni hanno già contribuito a sviluppare soluzioni innovative nell’ambito dell’automazione e ottimizzazione dei processi di produzione, della manutenzione predittiva, della supply chain, della robotica, dell’efficientamento energetico e in soluzioni di computer vision orientate al controllo qualità. (Industria Italiana)

La missione dell’Osservatorio mira a svolgere un ruolo chiave nello sviluppo e nell'applicazione dell'Intelligenza Artificiale (IA) in Italia, focalizzandosi su un'analisi approfondita delle implicazioni scientifiche, economiche, etiche, normative e formative legate a questa rivoluzionaria tecnologia. (ilmessaggero.it)

I Large Language Models (LLMs) stanno trasformando la data science e la gestione aziendale, portando sfide come privacy, bias e impatto ambientale. (Agenda Digitale)