L'assessore Donini: "In Emilia-Romagna mancano 4.000 infermieri. Arrivi dall'India solo una soluzione tampone".

L'assessore Donini: In Emilia-Romagna mancano 4.000 infermieri. Arrivi dall'India solo una soluzione tampone.
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AssoCareNews.it SALUTE

La carenza di infermieri in Emilia-Romagna è un problema urgente. Secondo l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, servono 4.000 nuovi infermieri nella regione, mentre a livello nazionale ne mancano 65.000. Nonostante gli arrivi dall’India offrano un aiuto temporaneo, Donini sottolinea che la soluzione è investire un miliardo di euro all’anno per aumentare le retribuzioni e rendere la professione infermieristica più attrattiva. (AssoCareNews.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per mettere un freno all’emorragia di infermieri dal sistema sanitario nazionale occorre un investimento strutturale pari a un miliardo di euro all’anno per aumentare le retribuzioni degli operatori a livelli europei e rendere così più attrattiva la professione. (Corriere Romagna)

«In Italia mancano 60 mila infermieri - ha rilanciato il ministro Orazio Schillaci durante il G7 dei Ministri della Salute ad Ancona -. «Valuteremo di cercare medici in altri Paesi, anche in India», ha annunciato nei giorni scorsi l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi. (La Stampa)

Apprendiamo che l’Assessore alla sanità Riboldi ha chiesto alle Aziende il fabbisogno di personale infermieristico da comunicare a Roma per importare infermieri dall’India e far fronte alla carenza di questa fondamentale figura negli ospedali e nei servizi piemontesi. (ATNews)

Carenza di infermieri: indiani in arrivo negli ospedali italiani

Quello degli infermieri fatti arrivare … (La Repubblica)

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato al margine del G7 Salute ad Ancona che il Paese si prepara ad accogliere infermieri dall’India per tamponare l’emergenza e rafforzare il sistema sanitario nazionale. (Nurse Times)

Mentre con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si lavora su possibili forme di incentivi che riescano a spingere i giovani medici a scegliere le specializzazioni attualmente meno ambite. (Gazzetta di Reggio)