Criminalità organizzata nel turismo: 3,3 miliardi di euro

Criminalità organizzata nel turismo: 3,3 miliardi di euro
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Nel panorama economico italiano, il settore turistico è da tempo uno dei pilastri fondamentali, sia per l’attrattività culturale che per la ricchezza paesaggistica del Paese. Tuttavia, dietro le quinte di questo scenario affascinante, si cela una minaccia sempre più insidiosa: la criminalità organizzata. Un recente rapporto di Demoskopika, divulgato in anteprima da ANSA, evidenzia con precisione l’entità del problema, rivelando che il giro d’affari criminale nel turismo ha raggiunto la cifra impressionante di 3,3 miliardi di euro. (Ultima Voce)

Su altre fonti

È questo il dato che emergerebbe da un'analisi dell'Ufficio Studi della Cgia di Mestre, la Confederazione Generale... A Bari si conterebbero 3.358 aziende a rischio di infiltrazione mafiosa. (Virgilio)

I dati sono contenuti nel rapporto del Centro studi Cgia di Mestre, l’Associazione artigiani piccole e medie imprese, secondo cui il volume d’affari annuo delle mafie italiane si aggira attorno ai 40 miliardi di euro l'anno, una cifra che vale praticamente due punti di Pil. (La Provincia di Cremona e Crema)

Non a caso, nei giorni scorsi, il procuratore capo di Brescia, Francesco Prete, alla luce di una maxi inchiesta della Dda su un presunto sodalizio di stampo ‘ndranghestista con base tra Flero e Castel Mella (29 gli arresti) aveva sottolineato anche come spesso gli imprenditori «non siano vittime» dei mafiosi. (Corriere della Sera)

Pericolo mafia per 370 imprese

La provincia di Napoli fa registrare il record d’imprese potenzialmente controllate o collegate alla camorra e alle altre organizzazioni criminali di stampo mafioso. A rilevarlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha analizzato la profondità economica del fenomeno mafioso in Italia. (napoli.corriere.it)

Nell’ultimo decennio in Italia, c’è stato un incremento record di denunce per estorsione e un aumento delle imprese a rischio di infiltrazioni mafiose. Ma la Basilicata fa eccezione, almeno riguardo al numero di estorsioni: è infatti l’unica regione del Paese dove sono addirittura in calo. (Quotidiano del Sud)

In Veneto le aziende a rischio mafia sono 8.535 (circa 150mila in Italia), le denunce per estorsioni sono passate da 317 a 685. Si calcola infatti che in Polesine ben 370 imprese siano a rischio di finire, o ci sono già finite, in contesti di contiguità con la criminalità organizzata (La Voce di Rovigo)