Addio a Paolo Fabbri, pioniere della semiotica
Intendeva ricerca semiologica, il suo cavallo di battaglia, praticata come impegno, scommessa nel «dire qualcosa di sensato sul senso».
Molti dicevano che era lui la vera intelligenza teorica della semiotica italiana.
Rientrò in Italia come dirimpettaio di Eco al Dams, sempre pioniere e sempre «inattuale», come amava definirsi con un po’ di snobismo: Bologna, scrisse, permetteva ancora negli anni Novanta una larga prospettiva sul panorama della ricerca. (Corriere della Sera)
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Si è spento all'età di 81 anni il celebre semiologo riminese Paolo Fabbri, docente dell'Alma Mater e allievo di Umberto Eco, fratello di Gianni patron del Paradiso. Dal 2017, è professore onorario presso l'Universidad de Santiago (Cile) e presso l'Universidad de Lima (Perù). (RiminiToday)
Ai suoi cari le più sentite condoglianze, mie personali e di tutta la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, così come esprimiamo vicinanza all’Università di Bologna e alla città di Rimini”. (RiminiToday)
Dopo Umberto Eco, scomparso il 19 febbraio del 2016, la semiotica perde un altro nome importante, sebbene meno noto ai non specialisti: Paolo Fabbri, riminese, è morto a 81 anni. Poi era tornato in Italia, dedicando la sua vita all'insegnamento universitario. (la Repubblica)
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Studioso molto apprezzato e amato dagli studenti, era molto amico di Umberto eco ed è unanimemente considerato uno dei pionieri della semiotica. Ha insegnato parecchio anche all'estero, ottenendo sempre attestati di stima e ringraziamenti sia da parte delle strutture universitarie che degli studenti che hanno avuto l'opportunità di formarsi con lui. (Corriere di Siena)
La conclusione irreversibile d’una esistenza singolare e la interruzione di un progetto di vita che spetta eventualmente ad altri proseguire”. Tornato in Italia era stato accanto ad Eco, passando per l’insegnamento all’ateneo di Firenze e al Dams di Bologna e poi alle cattedre di Palermo, Venezia, Urbino, Roma. (L'HuffPost)