Mafia, l’ergastolano in libertà e le estorsioni: “Nessuno ha denunciato” VIDEO

Catania, il filmato e le parole del capitano Gianmauro Cipolletta 1' DI LETTURA CATANIA – L’ergastolano Giuseppe Mancari era da tempo in libertà, sarebbe lui il nuovo reggente delle principali famiglie che gravitano nel clan Ercolano Santapaola: il clan Toscano – Tomasello – Mazzaglia. E c’è un particolare inquietante che emerge dall’inchiesta Ultimo Atto dei carabinieri: nessun imprenditore ha denunciato le estorsioni. (Livesicilia.it)

La notizia riportata su altre testate

Per tutti è «‘u pipi» o «lo zio Pippo» e davanti a lui bisogna abbassare la cresta e mostrare una certa referenza dandogli addirittura del «vossia». Giuseppe Mancari, 75 anni, secondo i magistrati della procura di Catania, era tornato a reggere le fila del clan mafioso Toscano-Mazzaglia-Tomasello, articolazione pedemontana della famiglia etnea di Cosa nostra dei Santapaola-Ercolano (MeridioNews - Edizione Sicilia)

L'operazione dei carabinieri ha portato all'arresto di 13 persone, accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione e associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. (Fanpage.it)

Foto di Circolo San Placido Biancavilla Se è vero che ogni santo ha i suoi devoti, quelli del clan Toscano-Mazzaglia-Tomasello di Biancavilla – finiti indagati in carcere nell’ambito dell’operazione antimafia Ultimo atto – lo erano sicuramente di San Placido. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Le estorsioni erano a tappeto e alle richieste dei mafiosi non poteva sottrarsi nessuno. Secondo quanto riferito dai collaboratori di giustizia, vittime dell'estorsione sarebbero stati anche i giostrai, costretti a dare circa duemila biglietti per le attrazioni (la ruota o il tagadà), così che i figli dei detenuti avebbero potuto godersele gratis. (AGI - Agenzia Italia)

Blitz «Ultimo atto» a Catania, colpo ai vertici della cosca mafiosa etnea: 13 arresti. Sequestrate due società che operano nel settore del trasporto merci dal valore di 5 milioni di euro. (TGS)

Biglietti per giri gratis sulle giostre ai figli degli affiliati detenuti: era uno dei modi di pagare il ‘pizzo’ a un clan di Biancavilla emerso dall’inchiesta ‘Ultimo atto’ della Dda della Procura di Catania su indagini dei carabinieri che stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 13 indagati. (Onda Tv)