Carceri, il magistrato antimafia Petralia nuovo capo del Dap
Carceri, il magistrato antimafia Petralia nuovo capo del Dap Subentra a Francesco Basentini che si è dimesso dall'incarico dopo le polemiche sulle scarcerazioni dei boss mafiosi. Condividi. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha scelto come nuovo capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia, detto Dino, procuratore generale di Reggio Calabria e magistrato in prima linea nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata. (Rai News)
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Petralia, da Cosa nostra al Csm. Ma vediamo chi è Petralia e qual è stata la sua carriera. A sorpresa il Guardasigilli Alfonso Bonafede sceglie come nuovo capo Dino Petralia, una vita spesa nella lotta alle cosche e, nello stesso tempo, nell’approfondimento giuridico per garantire una giustizia giusta. (Polizia Penitenziaria)
Nei giorni scorsi il Ministro aveva già indicato come vicepresidente del Dap Roberto Tartaglia, ex pm della piscina Trattativa della Procura di Palermo. (Stretto web)
Originario di Trapani, Petralia, procuratore capo di Sciacca nel 1996 e componente del Csm dal 2006 al 2011, a inizio legislatura era stato proposto come consulente della commissione parlamentare Antimafia. (Gazzetta del Sud)
E del suo pool fa parte un giovane magistrato napoletano, quel Roberto Tartaglia che oggi è il vice capo del Dap. Le trattative per la nomina del Procuratore capo di Tornino erano emerse dalle intercettazioni che un anno fa avevano scosso il Csm fino alle dimissioni di alcuni componenti e l'intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella. (Adnkronos)
Le dimissioni Le dimissioni di Francesco Basentini sono arrivate il primo maggio dopo il terremoto di polemiche scatenato dalle scarcerazioni di alcuni boss per alleggerire le carceri durante la pandemia. (Corriere della Sera)
Lo avrebbe detto, si apprende da fonti di via Arenula, il capo del Dap, Francesco Basentini, in un incontro avvenuto ieri con il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, manifestando l’intenzione di dimettersi dall’incarico. (Imola Oggi)