"Rave party, trovate carcasse di pecore ma non cani morti"

Nella nostra provincia capita di ritrovare carcasse di animali, compresi i cani morti magari investiti sulle strade secondarie, ma al momento nessun ritrovamento è stato fatto nella zona del rave party”.

Sono state invece trovate due carcasse di pecore, le cui cause della morte saranno accertate in apposita sede.

Siamo vicini alla famiglia del ragazzo deceduto ma siamo felici di apprendere che non vi sono animali di affezione morti, mentre chiediamo chiarezza sulle cause della morte delle due pecore”

“Non ci sono carcasse di cani o di altri animali di affezione morti nella zona dove nei giorni scorsi si è svolto il rave party abusivo nel territorio del comune di Valentano, in provincia di Viterbo (Tuscia Web)

La notizia riportata su altri giornali

Il 33enne ha confessato agli agenti che stava portando gli stupefacenti proprio al rave party nel Viterbese. Mentre gran parte dei cittadini e dei lavoratori è impegnata a rispettare le regole anti-Covid imposte dall'esecutivo. (LiberoQuotidiano.it)

Nel corso dell’ultimo rave a Viterbo la polizia ha identificato gli organizzatori, ma tutti loro affermano di essere solo dei portavoce. Ciò che ha portato il gruppo a organizzare finora tre rave party in Italia potrebbe essere la decisione della Cassazione in cui i party abusivi non sono perseguibili (Ticinonline)

IL CASO Rave party a Viterbo, viaggio nel parco degli zombie tra stupri,. Dal rave di Valentano alle rive del Lago di Corbara. Stamattina sono stati allontanati dalle sponde del lago di Corbara, nel comune di Baschi (in provincia di Terni), alcuni dei partecipanti al rave di Valentano. (ilmattino.it)

Anche in questo caso si tratterebbe però di voci raccolte tra i partecipanti al rave. Free party e rave illegali. Eppure molto di quanto è stato detto e scritto sul rave - un Free Party, per essere precisi - rientra nell’ambito del sentito dire. (RomaToday)

E questa è una prassi costante: il processo alla donna, la vera imputata è la donna L’associazione “Battiti”, impegnata da anni nella lotta contro la violenza sulle donne, non può restare in silenzio. (Tuscia Web)

Molti partecipanti, racconta Repubblica, lo scorso 19 giugno sono stati respinti dalla gendarmeria francese a Nizza. Nel caso di Viterbo, ad esempio, le forze dell’ordine hanno dovuto trattare con 8 gruppi diversi, maggioranza francese. (ilGiornale.it)