Atm Milano, la funzionaria che clonava i biglietti con il codice «999»: sequestrati conti e maxi villa

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Corriere Milano INTERNO

Tutti quei biglietti però erano stampati in nero, cioè biglietti regolari (che permettevano di passare i tornelli) ma sottratti alla contabilizzazione.

E tornavano indietro, fino in Duomo, dove si trova l’Atm Point di cui era responsabile, e le consegnavano l’incasso.

La funzionaria, stando alle indagini, aveva creato un sistema che sfruttava due canali principali: la vendita in nero e i falsi rimborsi. (Corriere Milano)

Su altre testate

Venerdì erano infatti 272 i lavoratori che avevano comunicato di non possedere il certificato di avvenuta vaccinazione mentre oggi, secondo quanto riferito dall'azienda, sono meno della metà quindi poco più che un centinaio. (La Repubblica)

Come funzionava la frode dei biglietti Atm. La truffa sarebbe partita nell'estate del 2017 all'interno degli Atm Point, dove viene venduto poco più dell'1% dei biglietti, stampandoli al momento della richiesta in modo che siano automaticamente contabilizzati. (MilanoToday.it)

Per il loro business illegale i dipendenti Atm, guidati dalla dirigente, fingevano un malfunzionamento della stampante dei biglietti mandandone così in scarto una certa quantità, che il sistema riteneva appunto difettosa e quindi non contabilizzava. (IL GIORNO)

I carabinieri inoltre hanno sequestrato preventivamente beni per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro: una villa e alcuni conti correnti intestati alla donna Una ex funzionaria dell'Azienda trasporti milanesi (Atm) era a capo di un sistema di commercio abusivo di biglietti e abbonamenti, gestito grazie all'aiuto di molti «dipendenti infedeli». (leggo.it)

Secondo quanto si è appreso, alla dirigente denunciata è stato notificato l'avviso di chiusura indagini preliminari con l'ipotesi accusatoria di peculato aggravato. L'indagine. La dipendente, all'epoca dei fatti a capo dell'Atm point della stazione metropolitana Duomo, era stata licenziata nel 2018. (Sky Tg24 )

Anche Trenord fa sapere che il numero di dipendenti senza pass si mantiene basso: oggi si contavano circa 30 capitreno e macchinisti da sostituire, in linea col dato di venerdì e sabato. Cala la quota di tranvieri e capitreno «no pass» all’interno delle aziende di trasporto lombarde. (Corriere Milano)