I danni della magistratura che si sente onnipotente: un fatto pericoloso

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Liberoquotidiano.it INTERNO

Gianluigi Paragone 28 gennaio 2025 La sceneggiata allestita da una parte della magistratura - la solita contro il ministro Nordio - è un fatto assai pericoloso perché esprime una postura poco rasserenante dei giudici. A maggior ragione se lo fanno con la Costituzione tra le mani. Non è solo l’atteggiamento verso un altro potere dello Stato pienamente legittimato, che di per sé distorce l’equilibrio tra poteri e la indispensabile terzietà delle toghe. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri media

Perché anche allora, 33 anni fa, l'intero corpo della magistratura fece sciopero, anche allora lo fece contro una riforma epocale che la toccava nel vivo e per la quale prevedeva sfracelli, anche allora la magistratura si mosse contro un ex collega che era entrato al ministero della Giustizia, anche allora la magistratura riuscì a coagulare tutte le sue correnti interne, e, anche allora, a non condividere le ragioni dello sciopero c'era paradossalmente Antonio Di Pietro. (il Giornale)

In questo scenario, la riforma della giustizia è l'unica che marcia spedita, in attesa della prossima scintilla (Sky Tg24 )

A indagare è il dottor Francesco Lo Voi, lo stesso procuratore, oggi a Roma, che, quando era a Palermo, si era occupato, con insuccesso, del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul caso Open Arms. Sono indagati – per la vicenda Almasri – Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Caso Almasri, l’ultima scintilla nell’arena della giustizia che cambia

Sabato ho partecipato all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte d’Appello di Bari, una cerimonia animata, quest’anno, a causa dei lavori in Parlamento sulla riforma della separazione delle carriere. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Basta leggere l'ampia rassegna stampa che alcuni giornalisti non omologati come Filippo Facci hanno raccolto su quegli anni: dalle urla negli stadi («Di Pietro, sei meglio di Pelé»), a certe copertine dei settimanali nazionalpopolari grondanti saliva ("Di Pietro facci sognare“, Tv Sorrisi e canzoni, luglio 1992). (Tempi.it)

La sorte a cui sono andate incontro le tre riforme inserite nel programma elettorale del destra centro è nota. Due delle tre sono entrare in una sorta di coma terapeutico. (La Stampa)