Trump al ministero di Giustizia: “Chiederò conto a coloro che mi hanno perseguitato”

In un discorso al ministero della Giustizia, Trump ha promesso di chiedere conto a chi lo ha "perseguitato" durante i suoi anni lontano dal potere, accusando l'amministrazione Biden di corruzione. Ha anche attaccato i media, definendoli "illegali" e "corrotti”. Inoltre, ha annunciato l'intenzione di fermare la costruzione di una nuova sede dell'Fbi in Maryland In un raro discorso politico al ministero di Giustizia, il presidente statunitense Donald Trump ha promesso che cercherà di chiedere conto della loro responsabilità a coloro che lo hanno "perseguitato" durante i suoi anni lontano dal potere. (Sky Tg24 )

Su altre fonti

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump attacca i media nemici che definisce "illegali", in un intervento al vetriolo al Dipartimento di Giustizia davanti a pubblici ministeri e agenti delle forze dell'ordine. (il Dolomiti)

Trump attacca CNN e MSNBC e chiede di non uccidere i soldati ucraini 15 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)

Per poi concludere che si tratta di gente malvagia che merita la galera. I giudici che hanno portato avanti i procedimenti li definisce squilibrati. (Corriere della Sera)

Lo ha detto proprio Trump, venerdì, parlando ai funzionari e dirigenti del dipartimento della Giustizia. Nel discorso, il presidente non ha nascosto di avere tutta l'intenzione di provare a perseguire legalmente i suoi avversari politici e i suoi contestatori. (Fanpage.it)

Il presidente statunitense è intervenuto al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti muovendo un pesante attacco contro alcuni organi di stampa americani. Secondo Trump, testate come “Cnn e MSDNC, che scrivono cose negative su me di me al 97,6%, credo siano braccia politiche del Partito Democratico”. (Sky Tg24 )

Un attacco frontale ai media più critici e la decisione di congelare i fondi ai giornalisti di Voice of America. Nel fine settimana di Donald Trump ha messo a segno una nuova offensiva contro i media statunitensi – continuando su una linea che rappresenta praticamente una costante delle sue presidenze, fin dall’elezione nel 2016. (Primaonline)