Influenza aviaria, paura per i gatti: per loro il contagio è quasi letale. Lo studio: «Aumento di casi dal 2023». Come proteggerli

Il virus H5N1, meglio noto come influenza aviaria, preoccupa il mondo scientifico, in particolare quello dei veterinari. L'attenzione è rivolta da mesi sul contagio altamente mortale che può colpire i gatti. Un recente studio, pubblicato lo scorso maggio, dell'Università del Maryland, condotto dai ricercatori Kristen K. Coleman e Ian G. Bemis, ha rivelato che il 67 per cento dei gatti contagiati non sopravvive. (leggo.it)

Ne parlano anche altri media

Uno studio dell'Università del Maryland ha registrato un aumento di infezioni e decessi tra i felini domestici; attenzione al latte crudo e ai cibi in scatola ascolta articolo (Sky Tg24 )

Sono tanti gli studi sul vaccino Covid usciti negli ultimi anni, che mostrano come questo provochi effetti avversi, talvolta letali. Come viene riportato anche The Exposè, "il governo del Regno Unito ammette che i bambini vaccinati contro il Covid hanno il 4.423% in più di probabilità di morire per qualsiasi causa e il 13.633% in più di probabilità di morire di Covid rispetto ai bambini non vaccinati". (Il Giornale d'Italia)

La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Lo scorso mese mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente perché non si riteneva che queste specie fossero suscettibili a questo tipo di influenza. (Dica33)

Influenza aviaria, i gatti sono più in pericolo dei cani. E ora i riflettori sono puntati sui topi

Insieme al prof Giovanni Rezza abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza sui recenti casi umani di influenza aviaria registrati prima negli Stati Uniti, in Messico e poi ancora in Australia e India. Non si tratta di uno scenario inaspettato: ciò che fa più riflettere sono le infezioni in cui non è chiaro il contatto dell’individuo contagiato con un animale infetto. (Ohga!)

Aviaria, attenzione al latte crudo Studio dimostra il possibile contagio negli allevamenti (italiasalute)

L'attuale epidemia di influenza aviaria sta prendendo pieghe inaspettate. Ora le ultime ricerche ci dicono che i gatti sono più soggetti al virus rispetto ai cani, ma anche che c'è un nuovo mammifero, storicamente considerato un serbatoio di patogeni, che questa nuova forma di aviaria sembra colpire. (La Stampa)