The Economist, l'elogio a Draghi: "Italia Paese dell'anno". L'avvertimento sulla corsa al Quirinale

Per la rivista inglese The Economist l’Italia è il Paese dell’anno, grazie al premier Mario Draghi.

L’elogio giunge sul finire del 2021, anno in cui l’ex presidente della Bce si è insediato a Palazzo Chigi portando l’Italia fuori dalla crisi politica post-Conte.

The Economist inoltre rileva gli sforzi dell’Italia per il raggiungimento dei risultati della campagna vaccinale, con percentuali tra le più alte in Europa

Secondo la rivista, Draghi è “un premier competente e rispettato a livello internazionale”. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Un atteggiamento più positivo verso l’Italia è piuttosto diffuso tra gli osservatori stranieri. Si tratta, piuttosto, di un tentativo più strutturale di correzione del nostro modello di sviluppo, che ha preso avvio dopo la grande recessione del 2008-2013. (La rivista il Mulino)

This content is created and maintained by a third party, and imported onto this page to help users provide their email addresses. L'Economist evidenzia che, dai sondaggi opinionistici più recenti, circa tre quarti degli italiani vogliono che Draghi finisca il suo mandato naturalmente nel 2023. (Elle Decor)

Per il Financial Times l’altra idea di cui si parla tanto, ovvero che Draghi rimanga primo ministro fino al 2023, quando si terranno le prossime elezioni, “è un’illusione”. A sostenerlo è il Financial Times (qui l’articolo). (LA NOTIZIA)

In caso della mancata permanenza di Mario Draghi alla presidenza del Consiglio, l’opzione migliore seppur “imperfetta” sarebbe la sua elezione al Quirinale. Leggi anche altre notizie su Nova News. Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram (Nova News)

“Gli ordinativi sono in crescita e le imprese sono alla ricerca di personale. Voglio un'economia che funzioni per i giovani come voi (Valledaostaglocal.it)

Secondo Eurostat senza arrivi dall’estero l’Italia è destinata a dimezzare la sua popolazione a quota 30 milioni entro il 2100 foto SIR/Marco Calvarese. (Servizio Informazione Religiosa)