Balneari, indennizzi e mini-proroghe: la legge per evitare sanzioni europee

Chiudere bene, chiudere in fretta. Alla fine anche Giorgia Meloni si è convinta: l’Italia non può più seguire i pasdaran anti-Bolkestein e, a meno di nuovi colpi di scena, è in arrivo la legge quadro che porterà all’adozione della normativa Ue. Come anticipato sarà all’interno del Dl Salva-infrazioni che andrà in Consiglio dei ministri nei prossimi giorni. Con buona probabilità non domani, anche per evitare di sovrapporre il tema alla nomina di Raffaele Fitto a candidato italiano per un posto nella seconda Commissione europea a guida Ursula von der Leyen. (ilmessaggero.it)

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È questo in sintesi il positivo risultato degli incontri organizzati oggi e voluti dalla Regione per risolvere la situazione di stallo riguardante l'applicazione della Direttiva Bolkestein in Emilia Romagna, diventata particolarmente critica di fronte alle promesse non mantenute del Governo, con il rinvio dell'approvazione di una norma chiara e risolutiva riguardo alla regolamentazione delle concessioni balneari. (il Resto del Carlino)

Sono i punti salienti del disegno di legge sulle concessioni demaniali marittime a cui sta lavorando il governo Meloni, di cui Mondo Balneare è entrato in possesso. Una proroga da uno a cinque anni per gli attuali gestori, a seconda della percentuale regionale di occupazione delle coste, per poi mandarli a gara con il riconoscimento di un indennizzo basato sul valore aziendale. (Mondo Balneare)

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In Emilia-Romagna saranno stilate "entro 15 giorni le linee guida comuni per affrontare le gare, tutelare i diritti degli operatori e salvaguardare il valore aziendale degli stabilimenti". Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, alla luce di una decisione concordata nel corso di una riunione dei tavoli con i sindaci e assessori dei Comuni della Costa, rappresentanti delle Associazioni di categoria e dei sindacati. (il Resto del Carlino)

Tutti d’accordo, Comuni costieri, associazioni di categoria e sindacati, per condividere un percorso comune indicato dalla Regione e adottare linee guida condivise per aiutare i Comuni della riviera a realizzare le evidenze pubbliche, salvare così il settore balneare e dargli una prospettiva futura certa e definitiva. (Estense.com)

Tutti d'accordo, comuni costieri, associazioni di categoria e sindacati, per condividere un percorso comune indicato dalla Regione e adottare linee guida condivise per aiutare i comuni della Riviera a... (Virgilio)