Sanità, Cifarelli (PD): Troppo poche le risorse nazionali per la sanità, ci rimette la debole Basilicata

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Sassilive.it SALUTE

Sanità, Cifarelli (PD): Troppo poche le risorse nazionali per la sanità, ci rimette la debole Basilicata. Il Consiglio regionale esamini la proposta del PD per destinare il 7,5% del Pil. Di seguito la nota integrale. In questi giorni la Fondazione Gimbe, analizzando i dati OCSE sulla spesa sanitaria dei Paesi maggiormente sviluppati, ha rilanciato l’allarme sulla condizione di sotto finanziamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale (Sassilive.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se il governo Meloni non cambia decisamente direzione con la prossima legge di bilancio, secondo la fondazione Gimbe, si rischia di perdere la sanità pubblica per come la conosciamo. La distanza è ampia sia guardando agli investimenti in percentuale del Pil, sia ai fondi pro-capite per la popolazione. (Fanpage.it)

“Anche la Fondazione Gimbe conferma ciò che la Uil-Fpl sostiene da tempo: il definanziamento della sanità pubblica è la vera emergenza del Paese”. (AssoCareNews.it)

La cura come antidoto alla mercificazione della salute. La proposta di Sandro Spinsanti. Guido Giustetto (SaluteInternazionale)

Nel 2023 l’Italia per spesa sanitaria pubblica pro-capite si colloca solo al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE e in ultima posizione tra quelli del G7. La spesa sanitaria pubblica si attesta al 6,2% del PIL, percentuale inferiore sia rispetto alla media OCSE del 6,9%, sia rispetto alla media europea del 6,8%. (Città di Torino)

di Martina Giovanni e Lorenzo Podestà- Gentile Direttore,seguiamo da tempo con attenzione ed interesse il dibattito sulla sanità in Italia dalle pagine di Quotidiano Sanità online. I toni e gli argomenti di tale dibattito sono soprattutto grida d’allarme e di denuncia relativamente alla deriva privatistica, giunta ormai prossima ad un punto di non ritorno. (Quotidiano Sanità)

Dal dataset Oecd Health Statistics, aggiornato a luglio 2024, emerge che sono 15 i Paesi europei dell'area Ocse che investono nella spesa sanitaria una percentuale del Pil maggiore dell'Italia, con un gap che va dai +3,9 punti percentuali della Germania (10,1% del pil) ai +0,6 della Norvegia (6,8% del pil). (la Repubblica)