"Reclutare infermieri in Sud America non è la soluzione. E per gli italiani non c'è alcuna attenzione"

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varesenews.it SALUTE

«Parlano di 500 lavoratori a fronte di una carezza di almeno 9000 – commenta Filippini – Non è una soluzione. Anzi. Se guardiamo all’esperienza di Varese a cui l’assessore Bertolaso dice di ispirarsi, dobbiamo ricordare che l’inserimento di questi professionisti non è né automatico né immediato. A Varese prima hanno dovuto imparare l’italiano che, soprattutto per un madrelingua spagnolo, non è poi semplice date quelle parole definite “amiche” che sembrano simili ma hanno significati differenti. (varesenews.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nel servizio le interviste al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e ai sindacalisti Mariella De Astis (Nursing up) e Donato Cosi (Nursind). (TGR Lombardia)

“Tengo a ribadire che i nostri medici e i nostri infermieri hanno la massima priorità e lo abbiamo dimostrato con azioni concrete”. Prosegue missione assessore Bertolaso in Sud America: obiettivo sviluppare cooperazione e ‘reclutare’infermieri (Quotidiano Sanità)

Un’autentica spedizione in Argentina e Paraguay. È quella che sta conducendo Guido Bertolaso, assessore al Welfare della regione Lombardia, con l’obiettivo di tornare a casa con circa mille infermieri da poter inserire negli organici del proprio sistema sanitario. (La Stampa)

Dopo un viaggio in America Latina dell'assessore al Welfare, Guido Bertolaso, con l'obiettivo di farne arrivare entro la fine del 2024 tra i 400 e i 500 la notizia ha scatenato la reazione del sindacato di categoria, Nursing Up. (MilanoToday.it)

È come se la sostituzione del personale italiano con quello di Paesi del Sudamerica sia l'unica soluzione possibile. Così Aurelio Filippini, presidente dell'Ordine degli Infermieri di Varese, commentando l'iniziativa dell'assessore al Welfare della Regione Lombardia che ha promesso il reclutamento di 500 lavoratori provenienti da Argentina e Paraguay. (Nurse24)

A Varese prima hanno dovuto imparare l’italiano, che soprattutto per un madrelingua spagnolo non è semplice, date quelle parole definite ‘amiche’, che sembrano simili, ma hanno significati differenti”. (Nurse Times)