Meloni sorpresa dal ministro: uscita non concordata e tempi sbagliati

Non è un fulmine a ciel sereno ma poco ci manca. Tanto che quando sulle agenzie iniziano a rimbalzare i primi lanci dell'intervista di Giancarlo Giorgetti a Bloomberg, sono diversi i deputati della maggioranza che in Transatlantico non nascondono una certa sorpresa. Chi per la tempistica, chi per i termini usati e chi per il merito, tutti sembrano essere colti in contropiede dall'inattesa sortita del ministro dell'Economia che parla apertamente di una manovra che «richiederà sacrifici da tutti» e spiega che «saranno tassati profitti e ricavi», uno «sforzo» che «l'intero Paese deve sostenere», non solo «gli individui ma anche società piccole, medie e grandi». (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Il ministero dell'economia studia «rimodulazioni» mentre il ministro chiama alla «contribuzione per tutti». L'ira della premier Meloni anche per le accise. Che secondo lei dovevano essere abolite. E invece... (Open)

«Abbiamo annunciato che rientreremo sotto il 3% di deficit/Pil nel 2026, vedo che altre nazioni come la Francia rientreranno nel 2029 e quindi è evidente che ci apprestiamo ad approvare una legge di Bilancio in cui saranno chiesti sacrifici a tutti». (il Giornale)

La manovra richiederà «sacrifici da tutti, perché risanare i conti pubblici come ci chiede l'Ue è uno sforzo che dovranno sostenere individui, pubblica amministrazione, aziende grandi e piccole». (L'Unione Sarda.it)

Manovra 2025, il Mef nega aumenti di tasse. Giorgetti parla di «sacrifici per tutti»

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti presenta la nuova stretta fiscale, con tasse su profitti eccezionali e contributi richiesti a privati e imprese. Focus su settori come Difesa, energia e turismo. (ilmessaggero.it)

Nella prossima manovra di bilancio i «sacrifici» saranno richiesti a tutti. Ai privati, alle piccole imprese, alle medie, alle grandi. (ilmessaggero.it)

«Approveremo una manovra che richiederà sacrifici da tutti». Il ministro, dopo aver rivendicato che quest’anno i conti «andranno meglio del previsto», per il 2025 non si è nascosto le difficoltà della manovra. (Corriere della Sera)