Israele estende lo stato d'emergenza fino a dicembre 2025
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Il parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato l'estensione dello stato d'emergenza fino al 16 dicembre 2025, seguendo le raccomandazioni del gabinetto di sicurezza. Durante i periodi di emergenza, il gabinetto di sicurezza ha il potere di emanare regolamenti che scavalcano la legislazione ordinaria della Knesset. Questa decisione arriva in un momento di tensioni crescenti in Medio Oriente, con scontri tra l'esercito israeliano e i combattenti palestinesi nei campi profughi di Tulkarem e al Ein, in Cisgiordania.
Le forze israeliane hanno fatto irruzione nei campi profughi, provocando scontri violenti. Secondo fonti palestinesi, due persone sono state uccise durante il raid: Khawla Ali Abdullah Abdo, una donna di 53 anni, è stata colpita a morte in un attacco aereo nel campo di Tulkarem, mentre Fathi Said Awda Ubaid, un giovane di 18 anni, è stato colpito al petto e all'addome. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver "eliminato un terrorista" durante l'operazione.
Nel frattempo, il primo ministro israeliano Netanyahu ha riferito al parlamento che ci sono segnali di speranza per la liberazione di alcuni ostaggi. Tuttavia, la situazione rimane critica, con raid di Tel Aviv anche in altre zone del territorio occupato. Il Patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, ha descritto la situazione a Gaza come molto grave, ma ha anche sottolineato che ci sono ancora segni di speranza e di vita.
Questi eventi sottolineano la gravità delle tensioni in corso nella regione, con un futuro incerto e una situazione che richiede attenzione e interventi continui da parte delle autorità locali e internazionali.