Dazi, ma sono diversi dalle tariffe? E sono davvero così pericolosi?
Dazi, dazi e ancora dazi. Trump sembra essere convinto di metterne tra il 10% e il 20% su tutte le importazioni dall’Europa. E ci va ancora bene: alla Cina ha promesso dazi del 60%. Ma intanto cosa sono? Cominciamo da una differenza, quella tra dazi e tariffe. A volte in inglese si usa la parola tarifs. Ma le tariffe in italiano sono una cosa precisa. Sono quelle imposte in genere sui servizi pubblici. (Corriere TV)
Su altri media
Le dichiarazioni di Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, e di Christine Lagarde, presidente della Bce, evidenziano le gravi conseguenze di una nuova ondata di dazi punitivi che gli Stati Uniti potrebbero imporre. (QuiFinanza)
Milano, 20 nov. Un interessante articolo pubblicato sull’ultimo numero del celebre mensile “Decanter” sottolinea che nel Paese si respira un clima di profonda incertezza per quanto riguarda le decisioni che potrebbero essere prese e che “molte aziende vinicole e coltivatori statunitensi si stanno preparando ad importanti cambiamenti”. (Agenzia askanews)
L'unica nuova guerra che difficilmente potrà essere evitata appena il presidente eletto Donald Trump si insedierà a gennaio alla Casa Bianca è quella commerciale. Il dollaro si è apprezzato, Wall Street è volata e naturalmente anche il mercato delle cripto… (L'HuffPost)
Ultim'ora news 22 novembre ore 20 (Milano Finanza)
Il ritorno di Donal Trump alla Casa Bianca sarà all’insegna del protezionismo, com’è evidente da quanto indicato in campagna elettorale e dai primi annunci dopo il voto. Contro la Cina, ma non solo: anche l’Europa e l’Italia agroalimentare, in particolare, finisce nel mirino del presidente eletto. (Il Sole 24 ORE)
I dazi che Donald Trump potrebbe aumentare, per categorie di prodotti, arriverebbero al 60 per cento per quelli cinesi e al 10-20 per cento per quelli europei. (ilmessaggero.it)