Elezioni USA, come si elegge il presidente? I grandi elettori, gli swing states e perché non basta prendere più voti per vincere

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Elezioni USA, come si elegge il presidente degli Stati Uniti? Vince chi ottiene la maggioranza dei 270 grandi elettori. Il prossimo presidente americano, infatti, sarà frutto di un'elezione indiretta: ma che vuol dire? Tra pochi giorni entrerà nel vivo la sfida elettorale tra Donald Trump e Kamala Harris. Si parlerà di Stati in bilico (swinging states) e di collegi elettorali. Per capire chi, e come, vincerà le presidenziali americane bisogna addentrarsi nel sistema elettorale statunitense ed esplorare concetti come l' "electorate college", il collegio elettorale previsto dalla Costituzione americana, e i grandi elettori, i caucus, le primarie. (ilmessaggero.it)

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Il secondo: negli ultimi comizi di Kamala Harris, e nei media progressisti, torna l’allarme sul «fascismo in agguato» se lui vince il 5 novembre. Fra questi due eventi c’è probabilmente un legame. (Corriere della Sera)

La diretta è disponibile, oltre che su questo post, alle nostre pagine social: Facebook, Twitter e YouTube. Facebook WhatsApp Twitter (Sondaggi Bidimedia)

A ogni Stato viene assegnato un numero di grandi elettori in base alla popolazione: per esempio, la California ne ha 55 e il Wyoming solo 3. I grandi elettori sono in totale 538: cioè la somma dei rappresentanti statunitensi (435), dei senatori (100) e di 3 rappresentati eletti nel District of Columbia, la zona della capitale Washington. (Sky Tg24 )

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Per stabilire il prossimo inquilino della Casa Bianca, però, il processo sarà piuttosto articolato: gli Stati Uniti sono un sistema federale in cui il processo elettorale è altamente decentralizzato, organizzato da stati, contee o città. (WIRED Italia)

Novità: aperitivi e cocktail a base di zafferano e tour di Cascia e Roccaporena in elicottero – Da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre un programma ancora più ricco (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Da notare che si tratta di percentuali inferiori al margine di errore, motivo per cui l’esito rimane ancora più incerto. Se Kamala Harris resta leggermente avanti a livello nazionale (+1% secondo RealClearPolitics), Donald Trump la supera in tutti gli stati in bilico (+1% nella media dello stesso sito). (QUOTIDIANO NAZIONALE)