La poetessa dei Navigli amante delle vecchie osterie e della solitudine in cucina: ode ad Alda Merini
«A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti» scriveva Alda Merini, che 15 anni fa ci ha lasciato dopo una vita furibonda di amore e dolore eterni. Un'esistenza raccontata a piene mani dalla sua biografia in versi, lorda di vita eppure cristallina, scritta per intervalla insaniae e poi diventata cronaca di una città che Merini ha vissuto, straripante, da quei Navigli di Milano che tanto ha amato. (Gambero Rosso)
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Dal 30 ottobre in edicola per un mese con il quotidiano «Le mie canzoni d’amore», il volume a cura di Daniele Piccini dedicato alla poetessa scomparsa il 1° novembre di 15 anni fa. Nei suoi versi tempeste e sole, il buio dell’ospedale, la forza della parola, Milano «Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri», l’ha pensata così Alda Merini, in un giorno qualunque, senza voler passare, con questa affermazione, sui libri di storia. (Corriere della Sera)
Dal 1° al 25 novembre 2024, Milano ospiterà il Festival “A Casa di Alda Merini“, un’iniziativa del CETEC in collaborazione con l’Associazione Alda Merini. Arriva a Milano il Festival “A Casa di Alda Merini” (MilanoEvents.it)
In occasione del quindicesimo anniversario della scomparsa di Alda Merini, il 4 novembre presso la Sala Shakespeare del Teatro Elfo-Puccini di Milano si terrà il concerto “USA LA TUA PAZZIA – Giovanni Nuti canta Merini e Manganelli” con cui Giovanni Nuti rende omaggio ad Alda Merini e a Giorgio Manganelli musicando i testi delle loro poesie. (Recensiamo Musica)
Una vita intesa e travagliata quella della poetessa, ricostruita, lo scorso marzo, dal regista Roberto Faenza nel film “Folle d’amore”, su Rai uno. Marzo. (ilmessaggero.it)
Sono già passati 15 anni dalla scomparsa di Alda Merini, ma la "Poetessa dei Navigli" è sempre un’icona anche per i giovani che la citano in continuazione in Rete, così come tantissimi sono i libri e gli spettacoli che la celebrano. (Io Donna)