Migrante ucciso, indagato l’agente. I pm: “Possibile eccesso di difesa”
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VERONA — Tre spari esplosi “certamente in un contesto di legittima difesa posta in essere dall’appartenente alla polizia di Stato”. Approfondimenti “delegati alla squadra mobile della Questura di Verona, a dimostrazione di un’incondizionata fiducia da parte di questo ufficio”, con evidente riferimento agli arresti dell’anno scorso dei cinque poliziotti delle volanti per tortura. Un episodio tragi… (la Repubblica)
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(s.c.) l Continuano le iniziative politiche sul tragico incidente di domenica a Porta Nuova che ha portato alla morte del giovane malese Diarra Moussa: lunedì alle ore 10, davanti alla stazione di Porta Nuova, il sindacato di destra UGL, vicino alle posizioni di FDI, ha organizzato un flash mob che vuole essere il contraltare all’altro flash mob estemporaneo organizzato nei giorni scorsi dai collettivi di sinistra, i quali hanno pregato a lungo sostando davanti al punto in cui il giovane è caduto inerme, lanciando invettive contro le forze dell’ordine. (L'Adige di Verona)
«Al poliziotto vorremmo dire che siamo dalla sua parte e che le forze dell'ordine vanno tutelate», dice al telefono Simone Vicentini, classe '76, titolare del bar Puddle Beach all'interno delle piscine comunali del quartiere delle Golosine, a Verona (Corriere della Sera)
A confermarlo l'autopsia effettuata oggi, giovedì 24 ottobre, nella sede di Medicina legale del Policlinico cittadino dalla professoressa Federica Bortolotti. Un unico colpo di pistola ha provocato la morte di Moussa Diarra, il 26enne del Mali, ucciso domenica 20 ottobre alla stazione dei treni Verona Porta Nuova. (ilgazzettino.it)
Costituisce una riflessione e un seguito rispetto alle polemiche suscitate dalla morte di Moussa Diarra, il ventiseienne del Mali ucciso da un poliziotto domenica 20 ottobre davanti alla stazione ferroviaria Porta Nuova di Verona, mentre, in stato alterato, cercava di avventarsi sugli agenti armato di un coltello. (Il Fatto Quotidiano)
Continuano ad emergere dettagli sulla vita di Moussa Diarra e sulla sua tragica morte. Sono stati diffusi giovedì 24 ottobre i primi dati dell’autopsia svolta sul corpo del ventiseienne maliano, ucciso da un colpo al petto sparato dalla polizia ferroviaria domenica 20 ottobre, a Verona (Radio Onda d'Urto)
A proposito del poliziotto indagato in quel di Verona per «eccesso di legittima difesa», mi illumini. Ma cosa avrebbe dovuto fare il poliziotto per difendere se stesso e non solo? (il Giornale)