Confindustria sul tavolo a Roma : "Bene le misure contro la crisi. Ma fare presto: il distretto soffre"

Confindustria sul tavolo a Roma : Bene le misure contro la crisi. Ma fare presto: il distretto soffre
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LA NAZIONE ECONOMIA

Bene l’apertura del Governo all’attivazione degli ammortizzatori sociali per le piccole imprese, garantendone l’estensione a chi, avendone già fruito, sulla base delle norme attuali non potrebbe più esservi ammesso. Occhio quindi ai ‘contatori’ a scalare da azzerare in questa circostanza eccezionale. Senza però dimenticare le esigenze delle imprese che nel documento congiunto del Tavolo di distretto hanno presentato richieste puntuali per mantenere gli indispensabili equilibri economici e finanziari. (LA NAZIONE)

Su altri media

Ben prima che il fenomeno dell’imprenditoria cinese prendesse possesso — all’inizio del millennio — delle centinaia di stanzoni al Macrolotto 1, la toponomastica aveva affidato a quelle strade i nomi delle Regioni italiane. (Corriere Fiorentino)

Così la società in una nota: La crisi del pronto moda (Prima la Martesana)

Esportazioni e ricavi Il settore della moda italiana sta attraversando una fase critica, con segnali preoccupanti che si sono intensificati durante l’estate. A dare voce alla crisi è Confartigianato, che nei primi sei mesi del 2024 ha registrato un peggioramento nei principali indicatori economici, a partire dalle esportazioni. (Economy Magazine)

Moda in Toscana, crisi nera anche per le ditte cinesi del fast fashion: «Il fatturato si è dimezzato»

SANTA CROCE (Pisa) Spenti i riflettori su Lineapelle Milano, dove il mondo della pelle ha mostrato ancora una volta la forza e l’eccellenza innovativa di uno dei volti più belli della manifattura italiana, si torna a parlare di crisi. (LA NAZIONE)

Si tratta della GT di Scandicci, la GPA di Figline Valdarno e la Garpe di Piancastagnaio, aziende interamente di proprietà Gucci che insieme superano il migliaio di dipendenti. E’ arrivata la richiesta di cassa integrazione per i lavoratori delle tre aziende che sono al vertice della filiera produttiva della griffe. (LA NAZIONE)

Le considerazioni di Wang Liping, imprenditore cinese di 66 anni, segnano una svolta. Nonostante una ormai ventennale impermeabilità alle scosse del mercato, anche il distretto del fast fashion — che conta oltre 5 mila aziende orientali a sud est di Prato — sta attraversando una vera crisi. (Corriere Fiorentino)