Crisi in Medio Oriente: quali gli effetti su petrolio ed energetici

La fiammata del greggio è durata poco dopo l'ultima escalation della crisi in Medio Oriente, ma cosa dobbiamo aspettarci dal prezzo del barile nei prossimi mesi? Al momento il petrolio scambiato sul WTI è quotato attorno a USD74 dollari, in calo rispetto ai livelli toccati in seguito all’attacco del 1° ottobre di Teheran a Israele, ma ben lontano dai picchi di USD116 realizzati dopo l’invasione russa in Ucraina (Morningstar)

Su altre testate

MeteoWeb Al termine delle contrattazioni i contratti sul Brent vengono ceduti a 79,5 dollari al barile, in crescita del 3,86%, mentre quelli del Wti passano di mano a 75,9 dollari, in salita del 3,75%. (MeteoWeb)

Le quotazioni del gas venduto in Europa tornano sopra i 40 dollari al megawattora. Nell’ultima settimana le quotazioni hanno recuperato i valori di inizio settembre, rimanendo su cifre quasi doppie rispetto alla media storica precedente l’invasione russa dell’Ucraina. (Il Fatto Quotidiano)

Tecnicamente, il greggio WTI è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 77,46, mentre il supporto più immediato si intravede a 73,54. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all'insegna del toro con resistenza vista a quota 81,38. (LA STAMPA Finanza)

Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: WTI in Ripresa, Gas Ancora Debole Sotto i 2,7$

Spiega Davide Tabarelli - potrebbe essere coinvolto in caso di escalation tra Iran e Israele. Ciò vorrebbe dire che le grandi petroliere - che transitano da lì per raggiungere i porti europei - sarebbero costantemente minacciate. (Fanpage.it)

Brent WTI (LA STAMPA Finanza)

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