Strage Paderno Dugnano, chi era Daniela Albano, la mamma uccisa dal figlio 17enne: le vacanze con il marito, l'amore tra i fratelli: «Erano una famiglia perfetta»
«Erano una famiglia bellissima. Una famiglia perfetta». Ripete chi conosceva Fabio Chiarioni, la moglie Daniela Albano, 49 anni, e il figlio minore di 12 anni, Lorenzo. Sterminati senza pietà dall'altro figlio 17enne, domenica notte a Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Che cosa è successo a quel ragazzo che giocava a pallavolo, bravissimo a scuola, «senza alcun problema», come raccontano i compagni di classe, che sui social sorride in vacanza accanto a mamma e papà? Come ha potutto accanirsi con tanta ferocia sul fratellino più piccolo, accoltellandolo nel sonno per poi riversare la sua follia sui genitori, trovati morti nella camera da letto dei figli con ancora il pigiama addosso, rimasti inermi, forse, da un male così inspiegabile? Paderno Dugnano, la frase straziante sui social del padre ad aprile: «Un giorno sarai orfano dei tuoi figli» Le foto di mamma Daniela A scorrere i profili social di Daniela Albano, titolare di un negozio di biancheria intima a Cinisello Balsamo, che nel 2016 aveva partecipato a una puntata del gameshow di Canale 5 Caduta libera, sembra impossibile ciò che è successo. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
Ma sono bastate poche ore di interrogatorio al 17enne per crollare e raccontare la verità, quella che gli investigatori sospettavano fin dall'inizio. Ha tentato di fornire una ricostruzione fantasiosa nelle prime ore dopo il delitto, di scaricarsi la responsabilità sostenendo che aveva ucciso il padre perché lui aveva ucciso la madre e il fratello. (il Giornale)
La strage familiare di Paderno Dugnano, dove un 17enne ha ucciso la madre, il padre e il fratellino, ha sconvolto il Paese. Al di là della dinamica dei fatti, ancora in fase di ricostruzione, l’evento impone una riflessione profonda sul disagio giovanile e sulla difficoltà di cogliere i segnali di malessere prima che si trasformino in tragedia. (Orizzonte Scuola)
Il diciassettenne arrestato dai Carabinieri per la strage in famiglia avvenuta a Paderno Dugnano (Milano) si sarebbe sentito "un corpo estraneo" e "oppresso", secondo le dichiarazioni che lui stesso avrebbe rilasciato durante i primi interrogatori. (Il Piccolo)
Introduzione In mattinata arriva la chiamata al 112 ma ai carabinieri il ragazzo fornisce una prima versione che però mostra, sin da subito, imprecisioni e contraddizioni. (Sky Tg24 )
Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio". Oppresso. (Fanpage.it)
La strage e la confessione: «Ero un corpo estraneo nella mia famiglia». «Ho preso un coltello da carne, ho colpito mio fratello ma senza una ragione precisa». «Non avevo un dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse» (Open)