Cosa c’entrano Ferrari, Leclerc, Sainz e la Formula 1 con il Gladiatore 2 e Paramount? Il lifestyle del Cavallino ormai scalpita anche al cinema col film sequel di Ridley Scott

Ferrari e Paramount Pictures hanno unito le forze per il lancio di "Gladiator II", sequel del celebre "Il Gladiatore" del 2000, con l'obiettivo di creare una fusione tra cinema e sport motoristici. Nello specifico, una partnership di alto profilo che unisce il mondo del cinema e quello della F1. La presenza dei piloti Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz alla première mondiale a Londra, in smoking esclusivi disegnati del direttore creativo della Ferrari, Rocco Iannone permette a entrambi i marchi di attingere reciprocamente alla base di fan. (MOW)

Ne parlano anche altre fonti

A Londra per la prima del nuovo capitolo del 'Gladiatore', anche Leclerc è chiamato a una grande impresa assieme al compagno di squadra Sainz. In questo vivace finale di stagione l'obiettivo è vincere un Mondiale Costruttori che manca a Maranello dal 2008. (Sky Sport)

Uno dei blockbuster più attesi della stagione. Ma nell'ultima fase della (Io Donna)

La star del sequel di Ridley Scott ha parlato del rapporto amichevole con il suo collega connazionale. (Movieplayer)

Il Gladiatore II: il cast insieme a Re Carlo III alla prima londinese

Il gladiatore II è un film del 2024, diretto da Ridley Scott. (Nocturno)

I due piloti della Ferrari, intervistati in occasione della première de "Il Gladiatore 2", hanno parlato delle ultime tre gare della stagione: a Las Vegas, nonostante le basse temperature poco favorevoli alla SF-24, si può vincere per alimentare il sogno del titolo Costruttori (Autosprint.it)

Nulla di grave si sono affrettati a ribadire in questi giorni le fonti di palazzo, e a giudicare dal volto disteso dall’erede della Regina Elisabetta siamo certe sia proprio così, anche perché proprio insieme al consorte aveva ospitato recentemente a Buckingham Palace un ricevimento per il centenario della Film and tv charity, ente benefico a sostegno delle persone che lavorano nel settore, di cui ha ereditato lo status di patrono dalla madre, che ricopriva questo ruolo dal 1952. (Vanity Fair Italia)