Concordato preventivo: a un passo dalla scadenza i commercialisti chiedono di nuovo la proroga

Tra modifiche normative e problemi tecnici, la proroga per l'adesione al concordato preventivo diventa sempre più necessaria. E il CNDCEC scrive ancora al MEF. Ma mentre i commercialisti rinnovano la richiesta, manca pochissimo alla scadenza Dopo i malfunzionamenti dei servizi dell’Agenzia delle Entrate che si sono verificati negli ultimi giorni, si rafforzano sempre di più le motivazioni alla base della richiesta di proroga per l’adesione al concordato preventivo da parte dei commercialisti. (Informazione Fiscale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Le associazioni nazionali Anc, Andoc, Fiddoc e Unico denunciano così che le loro «richieste, formulate con tempestività», sono del tutto «rimaste inascoltate» da parte del governo. I commercialisti da tempo, infatti, chiedevano al governo di rivedere la scadenza del 31 ottobre, evidenziando il basso numero di adesioni al concordato per le partite Iva (collegato al ravvedimento speciale per sanare ben 5 anni di tasse non versate, a prezzi stracciati). (Corriere della Sera)

È quanto afferma il presidente dei commercialisti italiani, Elbano de Nuccio. (LA STAMPA Finanza)

Chi lo fa accetta di pagare una certa quantità di imposte per i prossimi due anni: in cambio evita controlli del Fisco e può mettersi in regola. Il governo Meloni punta sulle entrate del concordato per aggiungere delle misure nella legge di bilancio. (Fanpage.it)

Nuova richiesta di proroga del CPB da parte dei commercialisti

Lo afferma il vicepresidente di Avs alla Camera, Marco Grimaldi. La scelta di questa categoria nasce da un mancato ascolto che è metodo di Governo con la conseguenza che montano proteste e indignazione in tutti i comparti del sistema. (Civonline)

Arriva la smentita, con comunicato del CNDCEC e da "fonti di Governo". (MySolution)

A fornire un ulteriore motivo per reiterare la richiesta, oltre al “quadro normativo di riferimento ancora non definitivo” e ai “chiarimenti di prassi in costante aggiornamento”, è il “generale malfunzionamento dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate” che si è verificato negli ultimi giorni. (Eutekne.info)