Usa, Trump dopo grazia a Biden jr: "Vale anche per ostaggi del 6/1?"
Il tycoon commenta l'atto del presidente uscente. Accuse da Mosca: "Una caricatura della democrazia" Il presidente eletto Donald Trump ha commentato provocatoriamente la decisione di Joe Biden di concedere la grazia al figlio Hunter con un post su Truth che fa riferimento alle persone condannate per aver partecipato all’assalto di Capitol Hill del 6 gennaio 2021 dopo la vittoria di Biden sullo stesso Trump. (LAPRESSE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Biden ha firmato un ordine esecutivo di grazia “piena e incondizionata” per suo figlio Hunter, affermando che questa decisione è stata dettata dalla sua convinzione su un’ingiusta accusa. – Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, ha definito la decisione del presidente uscente Joe Biden di perdonare suo figlio Hunter Biden, un “abuso e un errore giudiziario”. (Agenzia askanews)
La decisione segna un'inversione di tendenza per il presidente, che aveva più volte affermato che non avrebbe utilizzato il suo potere esecutivo per graziare il figlio o commutare la sua pena. Joe Biden ha concesso una grazia «totale e incondizionata» a suo figlio Hunter Biden per le condanne per reati federali legati alle armi e alle tasse. (leggo.it)
Joe Biden concede la grazia "piena e incondizionata" al figlio Hunter 02 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Il leader di Washington ha così disatteso la promessa, fatta in passato, di non usare i poteri straordinari concessi al presidente a beneficio della sua famiglia. Colpo di coda di Joe Biden che ha annunciato la concessione della grazia per il figlio Hunter, impedendo che possa essere condannato al carcere per reati federali riguardanti tasse e armi da fuoco. (Secolo d'Italia)
«Perseguito in modo selettivo e iniquo»: così il preidente Usa spiega la decisione. Joe Biden ha annunciato di aver graziato il figlio Hunter Biden, che era in attesa di sentenza in due distinti processi per possesso illegale di un’arma e per evasione fiscale. (Il Sole 24 ORE)
Usa 2024 + 27 – Donald Trump ha fretta. Vuole che il suo secondo mandato abbia una partenza sprint: annuncia nomine a raffica e prepara una serie di decisioni shock da adottare il giorno dell’insediamento: dazi sull’import da Cina, Messico e Canada e misure per la deportazione dei migranti ‘illegali’. (Giampiero Gramaglia – Gp News)