La lente del Ris sugli abiti di Sharon Verzeni: investigatori a caccia del Dna del killer

TERNO D’ISOLA (Bergamo) — Allargare il raggio. Cercare dove non s’è ancora guardato. Spedire tessuti a Parma, sperando che “parlino” come e più dell’autopsia. Vagliare le poche e improbabili segnalazioni finora raccolte. Riguardare i fascicoli recenti e gettare un occhio a quelli antichi. In un caso d’omicidio senza apparente movente e con così pochi indizi, come l’accoltellamento notturno di Sharon Verzeni sulla pubblica via di paese, sono necessari sforzi supplementari di pazienza e ricerche di scintille di fortuna che i carabinieri del comando provinciale di Bergamo finora non hanno avuto. (La Repubblica)

Su altre fonti

Familiari, amici e conoscenti si sono riuniti per i funerali nella chiesa di San Vittore a Bottanuco dove la donna è nata e cresciuta. Bara bianca per Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate in strada nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio a Terno d’Isola, dove viveva con il compagno. (L'Eco di Bergamo)

In testa, i familiari della vittima: il papà Bruno, la mamma Maria Teresa, i fratelli Christopher e Melody, e il compagno Sergio Ruocco. (Gazzetta del Sud)

Un corteo aperto dal carro funebre con il feretro di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate in strada a Terno d'Isola, è partito dalla chiesa di San Vittore a Bottanuco, nella Bergamasca, al termine della cerimonia funebre e si sta dirigendo verso il cimitero. (l'Adige)

Non si trova l’arma del delitto, non risultano indagati e non si riesce nemmeno a immaginare il movente, sempre che ci sia. Questioni sentimentali? Di sette religiose? Una rapina finita male? O è stato semplicemente un folle, magari sotto effetto di stupefacenti? Come per tutti i misteri più intricati – soprattutto quelli estivi – in mancanza di elementi rilevanti (chi sta indagando finora non sembra avere una pista concreta) ci si rifugia in teoremi e ipotesi anche strampalate, per provare a dare un senso a un omicidio assurdo. (Liberoquotidiano.it)