“Povero Gabbiano” riempie i social: perchè una canzone del 1988 è oggi un meme virale

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Un po’ com’era successo nell’estate 2021 con Bongo Cha Cha Cha di Caterina Valente: ricordate il tormentone Vongo-la/ Vongo-cha cha cha?

Mettiamo insieme i pezzi: il “povero gabbiano” di Celeste rappresenta in origine un uomo triste e solo, deluso dalla fine di una grande storia d’amore.

Povero gabbiano…. Ascolta il commento di Wad sul tormentone “povero gabbiano”

Su Radio DEEJAY i nostri amici di Ciao Belli hanno già creato il loro personale remix di “Povero gabbiano”. (RADIO DEEJAY)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una canzone uscita 30 anni fa, negli ultimi giorni è diventata un vero e proprio tormentone. La canzone si intitola “Tu comm’a mme” ed è di Gianni Celeste, cantante neomelodico siciliano, ma tutti la conoscono e riconoscono per il verso “Povero gabbiano, hai perduto la compagna”. (Il Riformista)

Ed è bastata una pubblicazione su Tik Tok per far diventare quel pezzo un tormentone, e in particolare la frase "Povero gabbiano che hai perduto la compagna" sta spopolando sui social cantata soprattutto dai giovani. (La Sicilia)

Il tormentone di questi giorni su TikTok e Instagram è una frase tratta da una canzone neomelodica che arriva dritta dritta dal lontano 1988 e, con toni struggenti, utilizza la metafora del gabbiano solo e disilluso che da una scogliera riflette sull'abbandono della compagna (La Repubblica)

“Povero gabbiano, hai perduto la compagna”, è la strofa tormentone trasformata in audio a uso e consumo dei social. SEGUICI. (Perizona)

Nel 2005, a Catania, un cantante neomelodico molto popolare chiamato Gianni Celeste incide e pubblica il brano Tu comm’a mme Parliamo ovviamente di “Povero Gabbiano”, parole provenienti da una canzone neomelodica che improvvisamente stanno ispirando immagini, video e balletti. (Tech Princess)

Si tratta del tormentone del momento, diventato virale su Instagram ma soprattutto su TikTok. Ma si sa, basta un attimo e il ‘povero gabbiano’ potrebbe spazzare via le due colombe (Il Fatto Quotidiano)