Sensi: "Montella grande allenatore, ma non so in che contesto andrebbe"

SENSI MONTELLA ROMA – In un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Rosella Sensi ha parlato della possibilità di rivedere Vincenzo Montella sulla panchina della Roma. Attualmente, infatti, l’Aeroplanino sarebbe uno degli indiziati principali a sostituire Ivan Juric. Di seguito le dichiarazioni dell’ex presidente giallorosso. LEGGI ANCHE | Trigoria, ripresa in programma senza il nuovo tecnico: ecco chi potrebbe dirigere l’allenamento Roma-Montella, il commento di Rosella Sensi “Voglio bene a Vincenzo perché è stato un grande giocatore ed è un grande allenatore. (RomaNews)

Su altri giornali

La confusione è palese in casa Roma. L'esonero di Juric ha scombussolato i piani dei Friedkin, costretti a tornare nuovamente sul mercato per trovare un nuovo allenatore. La fumata bianca appare ancora lontana e il ventaglio di nomi è tanto ampio quanto dispersivo. (Fantacalcio ®)

Secondo il Corriere dello Sport, l'ex attaccante ora è il candidato favorito perché conosce la piazza, non guadagna cifre esagerate e con lui si potrebbe impostare un progetto a scadenza pluriennale. Ma resta un nodo da sciogliere: il contratto che lo lega alla Nazionale turca. (Fcinternews.it)

Ceyhun Kazancı, membro del consiglio della Federcalcio turca, spazza via i rumors di mercato circolati nelle scorse ore in Italia, secondo cui il ct Vincenzo Montella sarebbe il candidato numero uno per allenare la Roma dopo l'esonero di Ivan Juric: "Non esiste una cosa del genere - le sue parole a Fanatik -. (Fcinternews.it)

Rosella Sensi: “Roma, serve un dirigente italiano come…Totti. De Rossi? Non tornerei”

Flop Roma, Rosella Sensi: "Non avrei mai cacciato De Rossi. Fossi in lui non tornerei" (TUTTO mercato WEB)

«Non conosco la situazione di Trigoria, solo chi la conosce a fondo può saperlo. In teoria, mi circonderei di professionisti che conoscono il calcio italiano e di cui ho fiducia. Da soli non si va da nessuna parte. (fcinter1908)

E come con lei anche con tutte le altre porte di Trigoria perché dentro quegli uffici non c’è rimasto più nessuno: figure scoperte, professionisti allontanati, dirigenti alla porta. Non apritela se non volete scoprire un ufficio vuoto, una scrivania disabitata e un quadro abbandonato su una parete da cui tutto il resto è stato staccato via, per finire dentro uno scatolone, lasciando, al massimo, come ricordo l’alone della sua stessa cornice sulla pittura. (Il Romanista)